Cosa Nostra: finite le vacanze per Giovanni Costa

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VolanteAveva studiato bene il suo ritiro nelle spiagge esotiche della Repubblica Dominicana, l'imprenditore palermitano latitante Giovanni Costa ricercato dalla Polizia di Stato per associazione mafiosa e riciclaggio.

L'uomo era affiliato alla cosca mafiosa "Portanuova",facente capo a Pietro Aglieri, per il tramite dei capi famiglia Salvatore e Vincenzo Montalto di Villabate (Palermo). Suo era il compito di "ripulire" i proventi di attività criminali di Cosa Nostra. Gli agenti hanno stimato che l'arrestato abbia riciclato quasi 900 miliardi di vecchie lire.

Costa, già sorvegliato specialecon obbligo di soggiorno nel comune di Bologna, possedeva società immobiliari, assicurativee di costruzionie, attraverso altre società immobiliari, era titolare di diversi appartamenti nel villaggio turistico "Porto Rosa"di Furnari (Messina), nell'isola di Vulcano e a Villabate (Palermo).

La cattura, da parte degli agenti della Squadra mobile in collaborazione con lo Sco, l'Interpol e la polizia di frontiera, è arrivata al termine di un'indagine avviata nel marzo 2013.

Le attività finalizzate alla cattura del latitante sono iniziate con le intercettazioni telefoniche delle utenze usate dai familiari che hanno consentito di localizzarlo nella Repubblica di Santo Domingo. Grazie a intercettazioni telematiche e al monitoraggio delle carte di pagamento, Costa è stato localizzato nella cittadina La Romana dove è stato raggiunto dagli agenti che lo hanno arrestato e lo hanno riportato in Italia.

20/09/2013
Parole chiave:
latitante - mafia - Bologna