La Spezia: in manette 8 "cani sciolti" dello spaccio
"Recuperare il tempo perduto e riportare il quartiere all'antico splendore". Con queste parole il questore di La Spezia Vittorino Grillo ha descritto lo scopo finale dell'operazione "Lost time", portata a termine dalla Squadra mobile contro i cosiddetti "cani sciolti" dello spaccio.
Si tratta di pusher che non agivano come una vera e propria organizzazione ma che cooperavano tra loro per reciproco interesse, con lo scopo di difendersi dagli interventi delle forze dell'ordine.
Nel blitz eseguito alle prime luci dell'alba nel quartiere Umbertino, in pieno centro storico, gli agenti hanno arrestato sette persone, sei tunisini, un marocchino e un italiano, mentre sono sei gli spacciatori ancora ricercati. Sequestrate anche molte dosi di eroina, cocaina e hashish, pronte per essere vendute.
Durante il loro intervento gli agenti della Mobile hanno anche identificato decine di persone, trenta delle quali sono state denunciate in stato di libertà.
L'attività degli investigatori è iniziata nel novembre dello scorso anno, con l'obiettivo di "ripulire" il centro di La Spezia, dichiarando guerra alle piazze di spaccio, in particolar modo a quelle del quartiere Umbertino, diventato uno dei quartieri simbolo dello spaccio spezzino.
I traffici degli spacciatori sono stati documentati con foto e riprese video, che hanno anche evidenziato l'utilizzo di numerose sentinelle che vegliavano sui commerci illegali, pronte a dare l'allarme al primo segno di forze dell'ordine.
Gli spacciatori acquistavano le sostanze stupefacenti in altre regioni, prevalentemente in Emilia e Lombardia, e in media avevano un giro d'affari che fruttava dai 500 ai 1.000 euro al giorno per ogni pusher.
Il Questore ha sottolineato il fatto che "Quest'operazione non resterà isolata. Verrà portata avanti anche per garantire una maggiore prevenzione e visibilità da parte delle forze dell'ordine nel rapporto con il cittadino."