Roma: un convegno sugli "Agenti infiltrati"
Si parla di riciclaggio, traffico di stupefacenti e attività sotto copertura al seminario che si svolge stamattina a Roma alla Scuola di perfezionamento delle forze di polizia, diretta dal generale dell'Arma dei carabinieri Riccardo Amato.
All'apertura dei lavori, promossi dalla Direzione centrale dei servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza, diretta dal generale di divisione della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro, interviene il capo della Polizia Alessandro Pansa, nonché tutte le autorità civili e militari impegnate nello specifico segmento operativo.
Il seminario - dal titolo "Le attività sotto copertura: dal traffico di stupefacenti…al riciclaggio" - si sviluppa per tutto l'arco della giornata e si pone come obiettivo quello di approfondire, sul piano multidisciplinare, i diversi aspetti delle attività sotto copertura come delineate dalla legge 16 marzo 2006, n.146.
A tale proposito sono presenti relatori non solo delle forze di polizia, ma anche magistrati e avvocati.
Il capo della Polizia Alessandro Pansa, nel suo intervento, ha raccontato la propria esperienza personale e professionale quando era impegnato
nella squadra narcotici della questura di Roma a combattere il traffico internazionale di droga e il riciclaggio di denaro sporco, e di come i
poliziotti italiani "invidiavano" i colleghi della Dea statunitense già
dotati di norme giuridiche e strumentazioni specifiche.
A differenza di oggi, sottolinea il prefetto Pansa, dove normativa e apparati tecnologici a disposizione sono diversi, riguardano moltissimi settori, moltissime attività, e modalità di esecuzione. "Per fare oggi l'agente sotto copertura - prosegue il capo della Polizia - bisogna essere dei professionisti". È necessario pertanto, afferma Pansa, "raccogliere l'esperienza del passato, la professionalità di tutti quelli che l'hanno sperimentata e l'hanno utilizzata sotto l'aspetto pratico, sotto l'aspetto normativo e quindi sotto l'aspetto dello strumento atto a raccogliere le fonti di prova che siano utili e che quindi poi processualmente abbiano il loro valore. Non meno della formazione, conclude il Prefetto, per questo il seminario di oggi è fondamentale".
(modificato il 26/10/2013)