Roma: presi i "fous frères"

CONDIVIDI

M. finalmente si può rilassare, ha guidato ininterrottamente dalla Spagna, osservando continuamente quel borsone con un carico prezioso, quasi 50 kg di hashish che andranno ad alimentare la sua rete di spacciatori a Roma.

Come al solito i trafficanti dalla Costa Brava gli hanno fatto da staffetta fino al confine tra Francia e Italia, da lì in poi ha proseguito da solo.

Sono stati giorni duri anche per un trafficante navigato come lui, questa volta non è riuscito a trovare un buon autista che potesse effettuare il viaggio che con cadenza quasi bisettimanale organizza.

Ha dovuto muoversi lui , mettersi lui alla guida della Renault con targa francese, fare lui da garante personalmente finché da Roma, via Western Union non sono arrivati i soldi per sbloccare il carico.

Solo a quel punto con il suo cellulare spagnolo ha potuto chiamare la "Famiglia" e dire ok sto partendo.

Ora si può rilassare, la via Aurelia lo sta portando a Monteverde, in via di villa Pamphili , dove J. lo aspetta a casa per sistemare tutto, come sempre.

I due fratelli ed un amico si abbracciano, sanno che c'è ancora del lavoro da fare e non possono perdere tempo.

Kamal, il primo cavallo, è già pronto a muoversi, bisogna spacchettare i panetti di crema di hashish, ognuno contrassegnato dal logo "FF" ( Fous Frères - i fratelli pazzi in francese ), bisogna vendere e guadagnare.

A quel punto però la porta di casa si abbatte e prima di rendersene conto i fratelli F., les fous frères, ed il socio finiscono in manette, arrestati dai poliziotti del Commissariato "Trevi Capo Marzio" che da mesi seguivano, documentavano e registravano ogni loro mossa.

Questo succedeva alcuni mesi fa, ma l'attività degli investigatori non si è fermata ed anzi quei tre arresti e qui 132 panetti di hashish sequestrati (per quasi 40 kg) hanno consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, di dimostrare l'esistenza di un'associazione stabilmente dedita al traffico internazionale di droga e composta oltre che dai due fratelli, dalle loro mogli italiane e da un gruppo di soci con compiti diversi quali autisti, finanziatori e spacciatori; questa mattina sono state notificate, con l'impegno di circa 150 uomini tre Ordinanze di Custodie Cautelari in Carcere per F.J. M. DI 43 anni , la sua donna A. A., di 39 anni, e F.J., di 39 anni ed una per gli arresti domiciliari per la moglie di quest'ultimo, D.F. L. di 43 anni e residente in provincia di Bari.

Unitamente agli arresti, sono state eseguite numerose perquisizione a Roma e in Puglia.

Con lo smantellamento di questa holding familiare della droga, gli investigatori del Commissariato Trevi e la Procura della Repubblica di Roma, ritengono di aver chiuso uno dei principali canali di rifornimento di hashish della Capitale.

25/10/2013
Parole chiave:
fatti del giorno