Ricordando gli anni di piombo
In occasione del 44° anniversario dell'assassinio dell'agente Antonio Annarumma è andato in scena a Milano un convegno, una mostra e un maxiraduno di "celerini" da tutta Italia per l'inaugurazione della nuova sede dell'Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato) intitolata al brigadiere Antonio Custra, anch'egli ucciso durante una manifestazione.
Un modo per ricordare gli "anni di piombo", quasi un ventennio quello dal 1969 al 1988 in cui il nostro Paese fu attraversato dal virus della violenza che fece 428 morti e oltre 2000 feriti.
Gli ospiti della giornata
All'iniziativa, promossa dal presidente dell'Anps di Milano Carmine Abagnale erano presenti, tra gli altri, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il governatore della Lombardia Roberto Maroni, il prefetto e il questore di Milano, rispettivamente Francesco Paolo Tronca e Luigi Savina, il presidente della Provincia milanese Guido Podestà, il presidente nazionale dell'Anps Claudio Savarese, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose e circa 300 poliziotti del Reparto mobile.
Un'occasione in più per l'Anps di ribadire la propria mission, quella di conservare il patrimonio storico culturale e le tradizioni della polizia per trasmetterne i valori alle nuove leve.
La mostra fotografica e il convegno
Per questo la mostra fotografica in programma serve proprio a documentare alcuni episodi rilevanti di ordine pubblico a Milano, nel periodo dal 1968 al 2012: si tratta infatti di ben 57 immagini prese dall'archivio della Digos milanese. Tra queste, c'è un giovane Luigi Calabresi impegnato nel fermo di un manifestante nel '68, le prime immagini dopo l'esplosione della bomba in piazza Fontana, gli investigatori sul luogo dell'omicidio dello stesso Calabresi e ai suoi funerali, la prima foto del capo delle Brigate rosse Mario Moretti dopo l'arresto nell'81, la strage mafiosa di via Palestro del '93, i disordini della manifestazione degli anarchici in corso Buenos Aires nel 2006.
In mattinata si è svolta la conferenza "L'ordine pubblico dal 1968 a oggi", alla quale il prefetto Alessandro Pansa ha fornito il proprio contributo.
Dopo aver deposto una corona in memoria di Antonio Annarumma, il capo della Polizia Alessandro Pansa ha ringraziato tutti i poliziotti per il lavoro che svolgono dichiarando: "Voi siete il baluardo dei principi della nostra Costituzione, perchè noi permettiamo a tutti di dire quello che pensano, ma dobbiamo anche fare in modo che le manifestazioni non ledano la libertà degli altri". Il Prefetto ha proseguito dicendo che "Il mantenimento dell'ordine pubblico è un compito delicato il cui obiettivo è bilanciare interessi diversi".
"Lavoriamo per difendere la libertà di espressione dei cittadini", ha spiegato ancora il capo della Polizia, "Ma dobbiamo fare in modo che questi non vadano a comprimere la libertà degli altri cittadini: questo è quello che facciamo ".
Omaggio a Mari, poliziotto ultranovantenne
Nel corso della giornata Carmine Abagnale ha consegnato a nome dell'Anps uno speciale omaggio al "celerino" Nicola Mari, oggi ultra 90enne, in rappresentanza di tutti i commilitoni "celerini". "Mari entrò in reparto come guardia aggiunta di Pubblica Sicurezza nel 1947, quando Milano era ancora coperta dalle macerie della guerra - dichiara Abagnale - È la memoria storica di tutti i momenti difficili di un servizio dedito all'ordine pubblico per la sicurezza dei cittadini".
(modificato il 01/04/2020)