Interrotto traffico internazionale di droga, 19 arresti
Sono sedici italiani, due peruviani ed una colombiana, tutti accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, gli arrestati di questa mattina dalla Squadra mobile di Frosinone e dai Ros dei Carabinieri.
Le indagini sono partite nel 2010, dopo la cattura dei responsabili di una serie di attentati ad una sala bingo di Ferentino, paese poco distante
da Frosinone.
Nell'individuare il mandante, titolare di un'altra sala bingo concorrente di Frosinone, la polizia ha scoperto i legami con due romani a loro volta
collegati con una 'Ndrina calabrese.
I due romani, infatti, facevano parte di un'organizzazione criminale che aveva come scopo principale quello d'importare grossi quantitativi di cocaina dal sud America da destinare a gruppi specializzati nello spaccio.
Molti i modi per importare la droga: dalle tavole da surf piene di cocaina ai bottoni rivestiti, oltre all'uso di un veliero nel cui interno sono stati stipati 330 chili di cocaina.
Nel 2012 Polizia e Carabinieri, tramite la Direzione centrale dei servizi antidroga, avevano individuato il veliero nel tratto di mare antistante l'isola di Margarita, in Venezuela, e dopo averlo portato in secco avevano recuperato il gigantesco carico di droga nel doppio fondo.
Con gli arresti di oggi, è stato assestato un duro colpo al grande "business" del traffico internazionale della droga, traffico nel quale un ruolo importante è svolto dalla 'Ndrangheta che ha legami con le organizzazioni criminali sudamericane.
Sono proprio le cosche calabresi, infatti, a detenere il primato nel commercio della droga attraverso alleanze con organizzazioni dei Paesi latino-americani, in quanto ritenute molto affidabili per la loro struttura fortemente incentrata sui rapporti di parentela e di "comparaggio" e quindi meno vulnerabili.
(modificato il 04/12/2013)