Perugia: arrestati 2 pregiudicati magrebini
La brillante operazione della Sezione "Criminalità Diffusa" della Squadra Mobile ha portato alla cattura, in due diverse fasi, di due pericolosi pregiudicati maghrebini, entrambi "attivi" nell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti per le vie del centro storico e nella zona della Stazione Ferroviaria "Fontivegge".
LOFTI Salah, nato in Marocco nel 1968, irregolare senza fissa dimora, pluripregiudicato. Il soggetto costantemente seguito e monitorato, vagava all'interno della biglietteria della Stazione FS "Fontivegge", all'evidente ricerca di possibili acquirenti di droga; notata una unità operativa "cinofila" della Guardia di Finanza, visibilmente innervosito, ha acquistato in fretta un biglietto ferroviario per Firenze, dove probabilmente avrebbe venduto le sue dosi, ed ha cercato di dileguarsi con destrezza e di evitare un eventuale controllo ma gli agenti della Squadra Mobile, appostati e ben "mimetizzati" tra i passeggeri, lo hanno bloccato e perquisito, rinvenendo, ben nascosto all'interno di una cuffia in lana che il soggetto indossava, un consistente involucro contenente "eroina" per grammi 34,00 oltre ad euro 130,00 suddivise in banconote di piccolo taglio, certo provento dello spaccio già effettuato a Perugia.
Il marocchino, ultranoto alle forze dell'ordine, è in Italia dal 1994 ed è stato segnalato e tratto in arresto in numerose occasioni a Roma, Firenze e Perugia per spaccio di sostanze stupefacenti, furto, ricettazione, lesioni, resistenza e violenza a PU nonché violazioni continue alle leggi sull'immigrazione clandestina. L'arrestato, inizialmente trattenuto presso quest'ufficio, è stato trasferito a Capanne a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. ABROUGUI Chokri, nato in Tunisia nel 1974, irregolare, pregiudicato e ricercato. Il servizio specifico e mirato al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti in città di cui in argomento, ha condotto inoltre alla cattura di un noto e pericoloso spacciatore pregiudicato tunisino sul quale pendeva un provvedimento di cattura da eseguire, sempre nell'ambito di un procedimento penale che lo ha visto condannato per la violazione delle norme sugli stupefacenti.
Il soggetto in questione era stato condannato, nel luglio 2013 dalla Corte d'Appello di Perugia, a 1 anno e 4 mesi di reclusione più multa, e gli era stata concessa la misura alternativa alla detenzione dell'obbligo di dimora con permanenza notturna nel suo domicilio, un piccolo appartamento ubicato in questa Via Fonti Coperte: la condanna era l'esito di un procedimento penale scaturito dal suo arresto in flagranza, nell'agosto 2012, ad opera della POLFER di Perugia, allorquando venne sorpreso, anch'egli in zona "Fontivegge", nell'attività di spaccio di droga ed in possesso di barrette di "hashish" per circa 40 grammi complessivi, oltre ad euro 100,00 provento del pregresso spaccio.
Tuttavia, nonostante le prescrizioni imposte, come già avvenuto in passato, il tunisino non è stato trovato a casa nel corso di un recente controllo, pertanto la Corte d'Appello ha "ripristinato" l'esecuzione della condanna in carcere, disponendone l'immediata cattura. Il ricercato, consapevole dell'imminente cattura, aveva cercato di far perdere le tracce di sé vagando per la città e cercando alloggio presso connazionali, ma la costruzione investigativa di quest'Ufficio portava ad effettuare un tentativo di ricerca presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Perugia, dove veniva in effetti individuato. Il tunisino compare a Trapani nel 2002 ed immediatamente si trasferisce a Perugia, dove si fa conoscere presto alle forze dell'ordine annoverando fin da subito precedenti penali per lesioni, resistenza e violenza a PU, furto, ricettazione, evasione, violazione delle norme sull'immigrazione e soprattutto violazione del Testo Unico sugli stupefacenti.