Favorivano la latitanza del boss, 7 arresti in Calabria
Sette persone sono state arrestate stamattina dalla Squadra mobile di Reggio Calabria ed il commissariato di P.S. di Siderno, con il supporto di pattuglie del Reparto prevenzione crimine "Calabria", perché ritenute responsabili di aver favorito la latitanza di Giuseppe Gallizzi 62 anni, affiliato alla cosca di 'Ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria).
Gallizzi era stato catturato alle prime ore del mattino del 9 maggio 2012 all'interno di un appartamento nel centro storico di Martone (Reggio Calabria), un piccolo paese sulle colline sovrastanti Gioiosa Jonica, in una zona resa impenetrabile dalla particolare conformazione del territorio e dalla struttura urbanistica medioevale del borgo.
Dalle indagini, svolte con l'ausilio di intercettazioni e videoriprese, i poliziotti hanno scoperto una fitta ed efficiente rete di protezione creata a tutela del fuggitivo, resa possibile grazie al costante, sistematico e metodico impegno di un gran numero di persone.
In particolare tra gli arrestati c'è il titolare di una ditta di costruzioni che era un vero e proprio organizzatore e punto di riferimento dell'intera rete di uomini e mezzi impiegati per proteggere la latitanza di Gallizzi; lo stesso veniva assistito, oltre che dai parenti del latitante, dagli altri indagati, di volta in volta, utilizzati per reperire alloggi sicuri nel centro di Martone o per fungere da staffetta alle auto a bordo delle quali veniva trasportato il ricercato o la convivente, o per reperire generi di prima necessità e vestiti.