Oristano: operazione "Baby pusher"
Utilizzava una rete di una decina di minorenni e tecniche degne della malavita organizzata per gestire la vendita di sostanze stupefacenti a Oristano; per questo motivo un trentenne, già noto alla polizia, è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare dove sta scontando una pena per precedenti vicende giudiziarie.
Il provvedimento è stato emesso al termine di un'operazione denominata "Baby pusher", sviluppata dalla Squadra Mobile, indagine che ha portato all'emissione di altri due provvedimenti di custodia cautelare, due obblighi di dimora, per un uomo di 25 anni e una donna di 23 anni.
Una decina, invece, le contestazioni di carattere amministrativo che hanno coinvolto i minori, tutti sotto i 14 anni, impegnati nello spaccio, dal quale traevano guadagno con soldi e droga. Secondo quanto riferito dalla polizia lo spaccio interessava soprattutto hashish, ma talvolta anche cocaina.
Un giovane, inoltre, è stato accusato anche di estorsione e rapina per aver sottratto soldi e un cellulare a un minorenne, mandandolo all'ospedale.
Il Questore, illustrando l'operazione insieme al capo della Squadra mobile e al capo di Gabinetto, ha messo in evidenza il fenomeno delle devianze giovanili, formulando un invito alle istituzioni del territorio per una proficua collaborazione che tenda positivamente ad arginare il preoccupante fenomeno.