Presentato a Venezia il documentario “Ladakh high altitude”
La Polizia di Stato crede da sempre nei valori fondanti dello sport, e stamattina, in occasione della 81° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stato presentato il documentario “Ladakh high altitude”, che racconta le fasi preparatorie dell’impresa estrema nella regione himalayana del vice ispettore Paolo Venturini.
Il documentario, prodotto dalla Video 20 e Bike and Adventure Team per la regia di Matteo Menapace, mostra infatti come il vice ispettore delle Fiamme oro si sia cimentato in una impresa a dir poco estrema, percorrendo la distanza di 20.7 km ad una altitudine di 5602 metri sulla sommità dell’alto passo di montagna del Khardung nella regione Himalayana di Ladakh.
Per prepararsi a questa dura prova, l’atleta cremisi ha trascorso un periodo di due settimane di acclimatazione a quota 3600 metri senza fare uso di ossigeno artificiale e senza l’ausilio di medicinali contro il mal di montagna che, nei casi più gravi, può portare anche all’edema polmonare.
Oltre ad essere un record sportivo, è anche un record medico scientifico, infatti Venturini, nel corso della sua impresa sul valico più alto del mondo, è stato sottoposto a regolari controlli clinici e metabolici, condotti da un team di medici italiani, in collaborazione con quattro colleghi indiani, durante brevi soste programmate ogni 20 minuti, che hanno consentito di raccogliere dati e misurazioni scientifiche mai rilevati in precedenza sugli effetti dell’alta quota e della rarefazione dell’aria sul corpo umano.
L’impresa rappresenta un altro successo agonistico della Polizia di Stato e del Gruppo sportivo Fiamme oro, che, dopo aver raggiunto notevoli traguardi alle recenti olimpiadi, è ora impegnato con i suoi atleti nelle paralimpiadi di Parigi 2024, con l’auspicio che possano ripetere i risultati di Tokyo 2020.
All’evento di presentazione del documentario che si è tenuto negli spazi della Regione del Veneto – Film commission, moderato dal presidente dr Luigi Bacciali, hanno partecipato, oltre al protagonista, il prefetto di Venezia Darco Pellos, il questore di Venezia Gaetano Bonaccorso e il dirigente superiore della Polizia di Stato Eufemia Esposito, nonché i delegati della Indian national film commission e le autorità cittadine.
Alessio Evangelista
(modificato il 31/08/2024)