Sesso tra minori sugli smartphone, indagini a Palermo
Il video circolava da
giorni attraverso una nota applicazione di messaggistica telefonica sugli smartphone.
Docenti e presidi di alcune scuole di Palermo hanno saputo dell'esistenza di questo video, che girava nelle mani dei ragazzi e hanno deciso di
presentare denuncia alla Polizia.
Sì, perché in questo video sono ripresi dei minori che compiono atti sessuali.
La polizia Postale di Palermo ha dato il via ad un'indagine per rintracciare gli autori e i divulgatori del video in questione.
Il dirigente della polizia postale del capoluogo siciliano, Vincenzo Macrì, intervistato, ha dato alcuni consigli su come comportarsi nel caso
in cui si venga in possesso di filmati, dove sono coinvolti i minori che compiono atti sessuali.
"L'unico consiglio possibile, qualora si ricevano video con questo contenuto - precisa Vincenzo Macrì - è quello di rivolgersi immediatamente ai genitori e con la loro assistenza cancellarlo. Il riceverlo non costituisce reato, perché si è parte passiva, ma nel momento in cui viene visualizzato e ci si rende conto che ha un certo contenuto, bisogna immediatamente cancellarlo perché - conclude il dirigente della Postale - la detenzione, se consapevole, a sua volta costituisce reato".
Al fine di sensibilizzare i giovani ad un uso consapevole della Rete, lo scorso gennaio la Polizia di Stato ha dato il via ad un importante
progetto di comunicazione itinerante, chiamato "Una vita da Social".
Il Progetto, realizzato attraverso un truck con lo slogan "La Polizia di Stato al passo coi tempi e dei social network", ha già toccato molte
province italiane.
La campagna di comunicazione si avvale di un team di specialisti del settore della polizia postale che, attraverso momenti educativo-formativi,
incontra giovani e giovanissimi nelle piazze delle maggiori città italiane.
Dalla pagina facebook creata per l'occasione, è possibile seguire il tour del Progetto e l'attività svolta giornalmente.
(modificato il 25/03/2014)