Pesaro-Urbino: arrestato per violenza sessuale aggravata
Nella mattinata odierna personale del Commissariato di P.S. di Fano, in collaborazione con la Polizia perugina, ha tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall'Autorità Giudiziaria, un 36enne residente a Fano, disoccupato, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata, lesioni, ingiuria, minacce, danneggiamento e molestie.
I fatti risalgono all'inizio del presente mese di maggio, allorchè una 30enne, di origine umbra, si presentava presso il Pronto Soccorso della città di residenza in quanto vittima di violenza sessuale. Poiché la visita dei sanitari evidenziava, oltre a tracce di percosse, anche elementi compatibili con la violenza sessuale, veniva richiesto l'intervento della Polizia.
Dalle dichiarazioni rese dalla donna, emergeva che il coniuge della stessa, un 36enne fanese, dal quale si era separata e che non aveva ancora accettato la fine del rapporto, nell'ultimo periodo aveva iniziato ad assumere atteggiamenti sempre più insistenti ed aggressivi nei suoi confronti.
L'uomo, all'inizio del presente mese di maggio, con una scusa l'aveva attirata nei pressi della propria abitazione, ubicata nella periferia di Fano e qui, con la violenza e minacciandola pesantemente, l'aveva trascinata in un garage, dove, sempre ricorrendo alle percosse, l'aveva costretta ad un rapporto sessuale completo.
Solo dopo aver terrorizzato la donna con minacce di morte ed averle intimato di non riferire l'accaduto alle Forze dell'Ordine, l'uomo la lasciava andare. Nella circostanza la determinazione della vittima, che, una volta rientrata nella città di residenza, decideva di ricorrere alle cure mediche e di denunciare l'accaduto, ha consentito di garantire una rapida ed efficace attività investigativa, culminata con l'emanazione del provvedimento restrittivo nei confronti dell'autore dei reati, da parte dell'Autorità Giudiziaria, anche a fine di evitare la reiterazione degli stessi.