Strategia di sicurezza interna
Nel 2010, il Consiglio Europeo ha adottato la sua Strategia della Sicurezza Interna (doc. 7210/10) che enuncia le minacce e le sfide comuni nonché la politica comune di sicurezza interna della UE ivi inclusi i principi che ne sono alla base, e definisce il Modello Europeo di Sicurezza.
Come seguito, la Commissione europea ha presentato la Strategia di Sicurezza Interna in Azione (doc. 16797/10)" con cinque obiettivi strategici:
1. smantellare le reti criminali internazionali;
2. prevenire il terrorismo e contrastare la radicalizzazione e il reclutamento;
3. aumentare i livelli di sicurezza per i cittadini e le imprese nel cyberspazio;
4. rafforzare la sicurezza attraverso la gestione delle frontiere;
5. aumentare la resilienza dell'Europa alle crisi e alle calamità.
Sicuramente tali sfide, principi ed obiettivi strategici sono tuttora pertinenti. Tuttavia, in conformità alle Linee Guida strategiche adottate dal Consiglio europeo il 26 e 27 giugno, la Strategia della Sicurezza Interna dell'UE dovrebbe essere rivista tenendo conto delle crescenti minacce, quali l'infiltrazione criminale nell'economia legale, i combattenti stranieri e le minacce emergenti, come ad esempio la criminalità ambientale e le frodi energetiche. Una Strategia rinnovata deve fornire inoltre la risposta dell'UE ai cambiamenti della società europea causati, per esempio, dalla crisi economica in Europa e dall'esigenza di crescita, come pure dalle influenze esterne all'UE, quali l'immigrazione irregolare e i conflitti regionali che destabilizzano i Paesi vicini all'Europa. Tale strategia deve contribuire anche a creare un luogo più sicuro per i cittadini, prevenendo e contrastando la criminalità in tutte le sue forme, al fine di consentire il pieno esercizio dei diritti fondamentali. Si deve prestare, inoltre, particolare attenzione agli sviluppi in rapida evoluzione nel cyberspazio e alla conseguente esigenza di azioni in materia di sicurezza che stiano al passo con tali sviluppi.
Il 20 giugno 2014, la Commissione ha fornito al Consiglio e al Parlamento Europeo la propria valutazione sui progressi compiuti nel periodo 2010-2014 e sulle sfide da affrontare, che dovranno essere presi in considerazione nel rinnovamento della Strategia.
Sul tema, per acquisire le opinioni di tutti gli attori interessati, la Commissione ha organizzato una Conferenza ad Alto Livello (29 settembre 2014) con i rappresentanti degli Stati membri, del Parlamento Europeo, del settore privato, della società civile e del mondo accademico. La Commissione ha dichiarato l'intenzione di pubblicare all'inizio del 2015 una Comunicazione su una nuova strategia di sicurezza interna per gli anni 2015-2020.
La Presidenza italiana, tenendo conto delle linee guida fornite dal recente Consiglio europeo come pure dello scambio d'idee tra i Ministri durante la riunione informale dell'8-9 luglio 2014, nel corso dell'incontro informale di Roma CATS/COSI del 22 luglio 2014, sulla base delle Linee guida strategiche, ha inteso sviluppare il dibattito relativo ad una nuova strategia di sicurezza interna per il 2015-2020 attraverso uno scambio di idee, dal punto di vista sia strategico che operativo. Gli esiti di tali lavori saranno sintetizzati nelle Conclusioni del Consiglio sul riesame della Strategia di Sicurezza Interna, da presentarsi per l'approvazione al Consiglio di dicembre. Con tali Conclusioni il Consiglio definirà i suoi orientamenti relativi alla nuova Strategia.
Nella riunione del Comitato ex art 36 (CATS) del 15 settembre 2014 (doc. 12889/14) la Commissione ha accolto con favore l'iniziativa della Presidenza e il ruolo del COSI previsto nel coordinamento e nell'attuazione della ISS.
Nel corso della riunione congiunta CATS/COSI del 22 luglio 2014, la Commissione aveva evidenziato che la sicurezza interna deve mirare a prevenire e combattere la criminalità e il terrorismo, come da linee guida del Consiglio UE. Questo dovrebbe essere ottenuto mediante l'applicazione di un approccio centrato sul cittadino, avviando un'azione per proteggere la società civile, e contrastando efficacemente l'impatto che la corruzione ha sulla buona amministrazione e la governance.
Secondo la Commissione, i cinque obiettivi della ISS sono ancora validi e dovrebbero essere inseriti in un quadro di quattro pilastri ("P3I's"), vale a dire:
1) prevenzione/protezione;
2) scambio di informazioni ed accesso alle informazioni;
3) cooperazione internazionale;
4) innovazione e ricerca.
I principali temi emersi nel corso dell'incontro informale di Roma del 22 luglio scorso, sono stati i seguenti:
- rafforzamento del legame tra dimensione interna ed esterna con un focus particolare sul problema dei combattenti stranieri e la cooperazione con i Paesi terzi in vari settori;
- sicurezza delle frontiere, uso più efficace delle iniziative "frontiere intelligenti" e gestione integrata delle frontiere esterne non solo in relazione al problema dei combattenti stranieri;
- necessità di rispettare i diritti fondamentali e di garantire salvaguardie adeguate per la conservazione e la protezione dei dati;
- Passenger Name Records (PNR);
- criminalità informatica e bisogno di sicurezza informatica, nonché la necessità di aggredire i profitti criminali;
- approccio multidisciplinare e/o amministrativo nella lotta contro la criminalità;
- rafforzamento della cooperazione operativa tra Stati membri e/o tra Agenzie dell'UE e/o Paesi terzi.
Le iniziative della Presidenza italiana per la nuova Strategia sulla Sicurezza Interna hanno ottenuto un ampio consenso, sia sul piano contenutistico sia su quello metodologico. Le delegazioni CATS hanno dato assoluto rilievo al futuro ruolo del Comitato, ponendo l'accento sull'opportunità che lo stesso svolga la propria azione nell'implementazione della nuova Strategia e conservi la competenza sui relativi fascicoli connotatati da aspetti legislativi.
La tematica della Strategia di Sicurezza Interna (I.S.S.) nell'ambito del Consiglio GAI (Giustizia e Affari Interni) del 9 ottobre 2014
Durante la riunione dei Ministri del settore Giustizia ed Affari Interni dello scorso 9 ottobre, la Presidenza italiana ha informato i Ministri dei risultati della conferenza su una nuova strategia di sicurezza interna dell'UE, organizzata dalla Commissione e dalla Presidenza, tenutasi a Bruxelles il 29 settembre 2014.
I documenti di sfondo pertinenti sono stati:
- il rapporto finale della Commissione sulla Strategia di Sicurezza Interna 2010-2014 del 20 giugno 2014;
- le nuove Linee guida del Consiglio Europeo per l'area sicurezza, libertà e giustizia.
La Commissione, muovendo da tali basi, intende pubblicare una Comunicazione sulla Strategia di Sicurezza Interna nella primavera 2015. La Presidenza italiana si propone di contribuire alla finalizzazione di tale Comunicazione e, a questo fine, conta di sottoporre una bozza di Conclusioni del Consiglio al GAI di dicembre p.v..
La Conferenza del 29 settembre, co-presieduta per l'Italia dal Ministro dell'Interno e a cui hanno partecipato la Presidenza entrante lettone e il Presidente della Commissione LIBE del Parlamento europeo, s'inscrive nel processo di preparazione della citata Comunicazione. A parte la sessione di inquadramento generale a cui il Ministro ha preso parte, l'esercizio si è sostanziato in sessioni tematiche dedicate a:
- all'infiltrazione criminale dell'economia;
- all'impatto del cyber-crime;
- all'attività di contrasto al terrorismo.
Tutte le sessioni hanno esaminato l'evoluzione della minaccia e le possibili reazioni.
La I.S.S. nell'ambito della riunione del COSI del 10 novembre 2014
Durante la riunione del Comitato per la sicurezza interna (COSI) è stato nuovamente discusso l'argomento della revisione della Strategia di Sicurezza Interna (I.S.S.) dell'UE. Il documento relativo "Conclusioni del Consiglio sulla Strategia della Sicurezza interna" (14186/5/2014) è stato ulteriormente discusso e a breve il testo passerà al Coreper II per la formale adozione da parte del Consiglio GAI del 5 dicembre prossimo.
Pertanto il documento si può ritenere sostanzialmente approvato e ciò costituisce un indubbio successo della Presidenza italiana di turno dell'UE.
(modificato il 19/11/2014)