Sicurezza stradale: i risultati dell'iniziativa Drive in Italy

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Il Pullman azzurro della Polizia di StatoOltre 2.500 iscritti in 20 giorni di manifestazioni. Migliaia di persone contattate nel corso delle 9 tappe in altrettante città italiane.

Sono le cifre della manifestazione "Drive in Italy in tour con Pullman Azzurro", realizzata dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale in collaborazione con la Polizia di Stato e con il coinvolgimento di decine di comunità di stranieri residenti in Italia.

Partita da Brescia il 12 giugno, l'iniziativa si è poi spostata a Verona, Padova, Reggio-Emilia, Pisa, Perugia, Salerno, Lecce e si è conclusa nel fine settimana a Crotone. Nelle città scelte per l'iniziativa, attraverso il Pullman Azzurro, è stata data la possibilità agli stranieri non solo di conoscere la normativa ma anche i comportamenti più opportuni da tenere quando si è alla guida, per una migliore diffusione della cultura della legalità.

I partecipanti dovevano avere una patente di guida valida in Italia e una volta effettuata la registrazione ed entrati nella piattaforma, potevano seguire un percorso formativo, realizzato con animazioni ambientate in 12 città italiane. Ai mille partecipanti più meritevoli che hanno superato il corso di guida on line, è stato offerto gratuitamente un corso di guida sicura per apprendere le tecniche di guida utili ad affrontare situazioni di rischio sulla strada e per migliorare le proprie capacità al volante.

"Il grande successo ottenuto da Drive in Italy in tour con Pullman Azzurro - spiega Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania - dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato nella lotta all'incidentalità stradale. Abbiamo voluto portare nelle piazze un progetto come Drive in Italy per avvicinarci ai cittadini stranieri che sono sul nostro territorio. Siamo convinti che questo sia, prima di tutto, un progetto di integrazione sociale perché la mobilità costituisce un fattore di sviluppo e di inserimento nella nostra società. Anche per questo, continueremo a diffondere Drive in Italy nei prossimi mesi, sperando di avere un numero di adesioni sempre crescente e guidatori stranieri più preparati".

"L'impegno e l'entusiasmo con cui la Polizia Stradale, in collaborazione con la Fondazione ANIA, ha affrontato la sfida di diffondere un progetto di educazione alla guida tra i cittadini stranieri - afferma Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio polizia stradale - sono stati ricompensati dai grandi consensi ottenuti da parte delle comunità straniere esistenti nelle 9 tappe del tour della manifestazione. Siamo convinti della bontà di progetti simili per un'efficace azione di prevenzione e per contribuire a formare dei guidatori stranieri responsabili e consapevoli delle regole da rispettare in strada".

07/07/2014
(modificato il 09/07/2014)