Anarchici: latitante spagnolo fermato a Roma
Era colpito da mandato d'arresto europeo lo spagnolo, militante anarco-insurrezionalista, arrestato ieri pomeriggio dagli agenti della Direzione centrale polizia di prevenzione e della Digos della questura di Roma.
La localizzazione del latitante è avvenuta grazie alla collaborazione internazionale con l'Ufficio antiterrorismo iberico della "Comisaria General de Informacion", il quale segnalava la presenza dello spagnolo in Italia.
Gli accertamenti svolti dalla Direzione centrale polizia di prevenzione con il Servizio di polizia postale hanno poi consentito di circoscrivere nella città di Roma, quartiere Nomentano, la possibile dimora italiana del latitante.
Le ricerche sul territorio degli uomini del Servizio centrale antiterrorismo e della Digos di Roma si sono concentrate quindi verso il centro sociale capitolino "Bencivenga" - conosciuto per aver dato ospitalità anche in passato ad anarchici stranieri - e nelle zone limitrofe dove poi è stato individuato e arrestato il ricercato.
L'uomo è accusato dalle autorità iberiche di appartenere ad un gruppo eversivo denominato "Collettivo Bandiera Nera" (KBN) nonché di detenzione di materiale esplosivo ed apologia di reato.
Secondo i poliziotti spagnoli, l'arrestato è uno dei leader dell'organizzazione terrorista, operante in Catalogna, che si è resa responsabile di numerosi incidenti e danneggiamenti; nel corso delle indagini sono stati sequestrati oggetti incendiari di vario tipo.
L'anarchico spagnolo, inoltre, utilizzava diversi profili facebook attraverso i quali esponeva i suoi programmi criminosi, approvando, fra l'altro, le azioni violente perpetrate da altre organizzazioni terroristiche, in particolare Eta e Grapo.
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano si è complimentato con il capo della Polizia Alessandro Pansa per la cattura del latitante.