Sondrio: caccia con arma modificata, arrestato
Lo hanno trovato in possesso di un'arma a canna lunga modificata e non denunciata. A cadere nelle maglie dei controlli predisposti dalla Polizia di Stato nel Tiranese, attraverso servizi svolti dagli uomini del Settore di Polizia di Frontiera di Tirano, unitamente a personale della Polizia Provinciale di Sondrio, è stato un italiano 38 anni, originario della zona.
Nella tarda serata di sabato, l'uomo è stato rintracciato nei pressi di una zona boschiva situata sopra il comune di Villa di Tirano, a ridosso del confine con la Svizzera, con al seguito un fucile risultato avere la canna modificata per permettere l'innesto di un silenziatore. Immediata la perquisizione sul posto dell'interessato che ha permesso agli operanti di rinvenire e sequestrare oltre al fucile, un silenziatore, un'ottica di precisione e la carcassa di un giovane capriolo maschio di circa 15 chili, ancora calda, contenuta in uno zaino di grosse dimensioni.
Per l'uomo è scattato immediatamente l'arresto per illecita detenzione di arma comune da sparo modificata e la denuncia a piede libero per il reato di bracconaggio. Nella circostanza, è stato denunciato, per concorso nella commissione di quest'ultimo reato, un uomo di 63 anni, pure originario del Tiranese.
Ad entrambi gli interessati, risultati titolari di proto di fucile uso caccia, sono state ritirate a scopo cautelativo, tutte le armi regolarmente detenute (complessivamente 9 fucili con relativo munizionamento), unitamente ai titoli amministrativi, riguardo ai quali la Questura di Sondrio, sulla base degli esiti dell'attività svolta, vaglierà i conseguenti provvedimenti da intraprendere.
I servizi in questione, poiché effettuati a ridosso della zona di confine e finalizzati al contrasto degli illeciti in materia di caccia, hanno visto anche l'interessamento del Corpo Svizzero dei Guardiani della Selvaggina, opportunamente allertato.