Como: seviziato ed ucciso per un debito di droga, presi i killer
Lo avevano cercato per giorni, avevano sparato in un appartamento dove credevano si fosse nascosto rischiando di uccidere una coppia estranea ai fatti, poi lo hanno trovato, seviziato ed infine ucciso.
Questa è la ricostruzione della storia di Ernesto Albanese uno spacciatore comasco che per un debito di droga è stato assassinato a giugno dai componenti di una banda di spacciatori.
Gli investigatori sono partiti proprio dall'episodio dei colpi esplosi all'interno di un'abitazione di Cadorago, un piccolo centro della provincia comasca nel giugno scorso. Subito gli agenti della Squadra mobile si erano resi conto che i colpi non erano destinati agli abitanti della casa. Un confidente aveva infatti rivelato che il destinatario era Ernesto Albanese che sebbene irreperibile abitava nello stabile.
Pochi giorni dopo però la banda, composta da sei persone, aveva trovato Albanese. La vittima era stata portata dentro un bosco dove era stata picchiata e seviziata con un coltello. Oltre trenta le ferite da lama riscontrate sul corpo dal medico legale.
L'uomo era stato lasciato agonizzante sino alla sua morte poi era stato sepolto provvisoriamente proprio nel bosco.
Gli assassini, volendo evitare un ritrovamento casuale, pochi giorni dopo avevano seppellito il cadavere all'interno di un giardino, nell'abitazione di uno dei killer.
I poliziotti nel frattempo, grazie alle fonti confidenziali e alle attività investigative, ricostruivano pian piano il puzzle sino a quando sabato scorso hanno dato esecuzione alle ultime tre ordinanze di custodia cautelare. Altri tre complici erano infatti finiti in carcere già alla fine di settembre, per altri reati scoperti dagli investigatori grazie alle intercettazioni telefoniche.