Catania: presa la banda dei "semirimorchi"
Agganciavano i semirimorchi appena scaricati dalle navi nel porto di Catania, e li rubavano per poi ricettare la merce, prevalentemente alimenti surgelati, per un valore di circa 100 mila euro (video).
Era questa l'attività principale della banda di criminali arrestata dagli agenti della Squadra mobile di Catania al termine dell'operazione "Waterfront", così chiamata proprio perché i furti avvenivano di fronte al mare.
Bilancio finale dell'attività investigativa: 15 persone arrestate, undici finite in carcere e quattro ai domiciliari, mentre due appartenenti al gruppo hanno ricevuto la notifica dell'ordinanza direttamente dietro le sbarre, in quanto già detenuti per altri motivi. Altre tre persone sono ancora ricercate.
Gli indagati sono accusati di essere gli autori di alcuni furti, di una rapina con sequestro di persona, di ricettazione e simulazione di reato. Il valore stimato della merce rubata ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro.
L'indagine ha preso il via dopo le numerose denunce di furti messi a segno tra marzo e novembre dello scorso anno, tutti all'interno dell'area portuale. Obiettivo dei ladri erano i semirimorchi carichi di merce, cioè la parte dell'autoarticolato che viene trainata dalla motrice (tecnicamente definita trattore stradale).
Gli uomini della Mobile sono riusciti a individuare gli autori dei colpi grazie anche all'analisi dei tabulati telefonici della zona. I cellulari utilizzati dagli arrestati sono stati infatti agganciati dai ponti radio della zona portuale, proprio nei giorni e negli orari in cui sono stati commessi i furti.
Una volta individuate le persone, è stato facile collegarle ai reati, anche perchè si tratta di elementi con diversi precedenti penali.
(modificato il 07/11/2014)