Lecce: 35 arresti con l'operazione "Eclisse"
Nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare a carico di 35 soggetti che rispondono, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, estorsione e detenzione di armi.
Le indagini hanno consentito di disvelare la connettività sul territorio di un gruppo criminale appartenente alla sacra corona unita che operava soprattutto nel capoluogo.
Le complesse ed articolate investigazioni risultano di estrema attualità essendo state condotte sino a pochi giorni orsono ed hanno permesso di scoprire gli episodi delittuosi perpetrati in questo centro da gennaio ad oggi: attentati ed intimidazioni ai danni di esercenti commerciali sia con esplosione di colpi di arma da fuoco che di ordigni esplosivi.
Sono stati acquisiti certi elementi in ordine ad una serie di tentati omicidi compiuti tra gruppi contrapposti per il predominio territoriale.
In quest'ambito sono stati registrati anche macabri avvertimenti come l'affissione in città di manifesti funebri annuncianti la scomparsa di un noto pregiudicato leccese.
Inoltre le investigazioni hanno anche consentito di documentare sistematiche aggressioni avvenute all'interno di istituti penitenziari ordinate dal capo dell'organizzazione, anche egli detenuto.
Di particolare rilievo inoltre è stata l'attività di captazione svolta presso il carcere di Padova di soggetti della sacra corona unita li detenuti: in tale contesto venivano intercettate sia le comunicazione di Facebook sia quelle di Skype tra soggetti detenuti che sodali liberi dell'organizzazione che ricevevano direttive sull'assetto del gruppo criminale.
Tale ultimo segmento investigativo si allaccia ad altro filone di indagine che ha poi portato a varie perquisizioni nonché a specifiche attività investigative, con il coinvolgimento anche di personale in servizio presso l'Istituto Penale di Padova.
Nell'ambito dell'attività investigativa in parola sono stati eseguiti vari sequestri di sostanza stupefacente : a tal proposito si è potuto documentare che il suicidio di un soggetto gravitante nell'organizzazione, avvenuto nel gennaio dello scorso anno, era da ascriversi alle continue minacce e violenze effettuate ai suoi danni da altri sodali per il mancato pagamento di un debito di 20.000 euro derivante da forniture di sostanze stupefacenti.
Nel corso della mattinata sono stati, altresì, eseguiti una serie di sequestri di autovetture di lusso e motoveicoli provento dell'illecita attività.