Immigrazione clandestina: 11 arresti tra Italia e Germania

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Arresto di clandestiniUn'organizzazione internazionale, che operava tra Italia e Libia, Eritrea ed altri Stati nordafricani e che favoriva l'immigrazione clandestina in Europa, con sbarchi nel nostro Paese, è stata bloccata dalla Polizia di Stato che ha arrestato 11 eritrei. L'operazione, denominata Tokhla, è stata svolta dal Servizio centrale operativo e dalla Squadra mobile di Catania e ha riguardato le province di Catania, Milano, Roma e Trapani.

Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

L'inchiesta, iniziata nel maggio scorso, ha fatto luce su un'organizzazione, tutta composta da eritrei, che a fronte di elevate cifre di denaro, favoriva l'ingresso in Europa di migliaia di connazionali. Il gruppo criminale, che aveva cellule in diversi Paesi europei, tra cui l'Italia, contattava i migranti interessati e organizzava tutte le fasi del loro trasferimento dai villaggi di origine fino alle destinazioni finali. Queste erano, prevalentemente, rappresentate da Paesi del nord Europa.

Dalle indagini i poliziotti sono riusciti ad accertare che alcuni dei trasferimenti via mare si sono conclusi con naufragi in cui hanno perso la vita centinaia di persone. In particolare due sono gli episodi più eclatanti avvenuti al largo delle coste libiche: quello del 13 maggio e quello del 28 giugno scorsi, a seguito dei quali sono morti circa 300 migranti.

Nel corso dell'operazione, inoltre, sono stati liberati 9 minorenni somali ed eritrei trovati chiusi a chiave in un appartamento di Catania di uno degli arrestati.

L'ultimo degli arresti è avvenuto ieri in Germania, a Muncheberg. Si tratta di uno dei capi dell'organizzazione responsabile del naufragio del 28 giugno dove hanno perso la vita circa 200 persone.

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03/12/2014
(modificato il 04/12/2014)