Furti di rame: in trasferta dalla Romania all'Italia

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A Ragusa la Squadra mobile ha arrestato 6 persone e ne ha denunciate altre tre per furto di rame.

La banda, composta tutta da romeni, era specializzata in furti del rame collocato sulle campate dell'alta tensione. Gerarchicamente organizzati, i componenti avevano individuato l'autista che portava i ladri sul posto, gli specialisti coloro cioè che erano addetti al taglio e poi i manovali che preparavano il rame per il trasposto sul furgone. I tagliatori esperti erano molto richiesti e potevano guadagnare anche 100 euro a notte per un lavoro di non più di due ore.

Effettuato il furto, per evitare di cadere nelle mani della polizia tutti assieme in caso di controllo, l'autista tornava indietro con il solo tagliatore mentre manovali e vedette si allontanavano a piedi o con altri mezzi. Altri componenti della banda si occupavano di piazzare il rame in zona o di prepararlo per il trasporto e la vendita anche all'estero. Dalla banda veniva escluso qualunque ingresso di italiani non ritenuti all'altezza dei compiti legati al furto e al commercio del rame.

Se c'era un fondato sospetto di presenza delle forze dell'ordine, l'incarico di autista veniva assegnato ad una donna, per destare meno sospetti ad un posto di controllo.

Dalle intercettazioni telefoniche gli investigatori hanno appreso che molti pregiudicati, dalla Romania, si offrivano come manovali e tagliatori per entrare nella banda.

Il rame recuperato, quasi 8 mila chili dell'Enel e 900 chili rubati nell'ex base nato di Comiso, avrebbe fruttato diverse migliaia di euro ai ladri.

18/12/2014
Parole chiave:
furti rame - rame - arresti - ricettazione - ragusa