Rifiuti irregolari dal Sud al Nord, 9 arresti a Palermo
Dopo quattro anni di indagini gli agenti del Compartimento polizia ferroviaria della regione Sicilia hanno arrestato nove persone coinvolte in un traffico illecito di rifiuti speciali che partiva dalla Sicilia, passava per la Campania e arrivava in Lombardia.
Gli indagati sono finiti ai domiciliari con l'accusa di violazione di norme ambientali e gestione illecita di rifiuti in territori sui quali, all'epoca dei fatti, vigeva lo stato di emergenza, nonché di ricettazione.
I poliziotti hanno anche sequestrato la ditta di cui alcuni degli arrestati erano titolari, soci e dipendenti, mentre gli altri erano amministratori di diverse aziende del settore situate a Napoli, Marcianise (Caserta) e Milano.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Palermo e condotta in collaborazione con gli agenti della Polizia provinciale del capoluogo siciliano, ha preso il via nel 2010 in seguito a un controllo finalizzato al contrasto dei furti di rame. In quel contesto furono rilevati gravi irregolarità nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti da parte dell'impresa.
Dalle successive verifiche, emerse che la ditta operava con autorizzazioni irregolari che le permettevano di eludere le norme in materia di tracciabilità dei rifiuti.
L'enorme quantità di materiali movimentati nel tempo, anche con la complicità di altre società del settore, hanno permesso all'azienda di raggiungere un volume d'affari superiore ai due milioni di euro.
(modificato il 03/02/2015)