Milano: presi 14 trafficanti di clandestini

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Clandestini eritreiL'indagine conclusa questa mattina dalla Squadra mobile di Milano ha fatto luce sull'attività di un'organizzazione criminale specializzata nel favorire l'immigrazione clandestina di cittadini eritrei. Al termine dell'operazione "Sahel" sono finite in carcere 14 persone, tutte straniere, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Secondo le indagini, la rete di criminali aveva trasformato in business l'emergenza umanitaria presente nel Paese africano, utilizzando l'Italia come punto di passaggio per i profughi diretti verso il nord Europa, in particolare Germania, Svezia e Norvegia.

Gli investigatori della Mobile si sono attivati nel settembre 2013, in seguito all'arresto di un "passeur" brasiliano effettuato a Monza. L'uomo era stato fermato mentre trasportava, a bordo di un'autovettura, cinque clandestini eritrei diretti in Germania.

La successiva attività investigativa ha consentito di scoprire l'attività del gruppo criminale operante a Milano e a Monza, con ramificazioni in Sicilia, Calabria, Libia, Grecia ed Eritrea, luogo di origine della maggior parte degli appartenenti al gruppo.

Alcuni degli indagati, che agivano in Sicilia e Calabria, avevano il compito di reclutare i clandestini eritrei, appena sbarcati, da inviare a Milano, vero e proprio centro di smistamento per i disperati in fuga.

Arrivati nel capoluogo lombardo, i clandestini venivano ospitati, anche per diversi giorni, in case gestite da altri membri del gruppo criminale. Fino al giorno della partenza verso la destinazione finale, i clienti erano ospiti dell'organizzazione che forniva loro anche cibo e vestiti. Per chi doveva proseguire il viaggio in aereo, c'erano anche passaporti contraffatti muniti di falso visto Schengen, fatti arrivare dalla Grecia.

Naturalmente il servizio era a pagamento: il viaggio in treno fino in Svizzera costava 200/300 euro; per un passaggio in auto servivano da 450 a 600 euro; il viaggio su voli di linea con documenti falsi poteva costare da 900 a 1.300 euro.

Alcuni appartenenti all'organizzazione agivano ad Atene (Grecia) e avevano il compito di fabbricare e spedire a Milano i documenti falsi necessari ai clandestini.

Le notevoli somme accumulate con l'attività illecita venivano trasferite utilizzando il sistema clandestino "Hawala", ma anche con i tradizionali circuiti di money transfer.

Durante l'indagine, gli uomini della Mobile hanno documentato 17 episodi di trasporto di clandestini e, per tre volte, hanno intercettato le spedizioni di passaporti contraffatti con visto Schengen.

11/02/2015