Rimini: arrestati tre italiani per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione
La Polizia di Stato di Rimini in collaborazione con i Carabinieri del Reparto Operativo, ha arrestato, nella notte di ieri, tre italiani ritenuti responsabili dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in danno di oltre 30 giovani donne, assunte con contratti fittizi da artiste e ballerine presso un noto night club della città. I tre soggetti, rispettivamente gestore, barman e cameriere del night club riminese "Crazy Love", sono accusati di aver sfruttato l'attività delle donne che adescavano i clienti all'interno del locale per poi prostituirsi presso residence o hotel della riviera. I tre uomini provvedevano a procacciare i clienti, organizzare gli incontri e incassare in tutto o in parte il compenso per le prestazioni. L'indagine era stata avviata il 25 luglio scorso quando un uomo, alla guida di un'autovettura rubata poi ritrovata incendiata a poche centinaia di metri dal locale, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco verso l'ingresso del dancing, dinnanzi al quale stazionava un ragazzo albanese con mansioni di addetto alla sicurezza, rimasto incolume. Gli investigatori della Squadra Mobile, indagando sull'episodio scoprivano, fin da subito, importanti indizi di colpevolezza a carico del gestore del locale, in ordine al suo coinvolgimento nel giro di prostituzione messo in atto all'interno del locale. Ogni intrattenimento sessuale con una ragazza era venduto dal sodalizio criminale ad un prezzo che variava dai 150 ai 250 euro.
(modificato il 08/04/2015)