Chieti: con l’operazione “Arusha” fermato lo spaccio di droga

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Conclusa questa mattina l’operazione “Arusha” da parte degli agenti della Squadra mobile di Chieti e del commissariato di Lanciano con l’arresto di 17 persone di cui 6 ai domiciliari.

Con “ARUSHA” (che significa “Orso / Orsacchiotto”, termine spesso utilizzato dagli indagati albanesi nel corso delle loro comunicazioni telefoniche), è stata smantellata una fitta rete di spacciatori che si rifornivano da personaggi albanesi radicati nel territorio frentano e della costa teatina.

I rifornitori albanesi residenti nella zona frentana interagivano con diversi spacciatori italiani ognuno dei quali, a loro volta, riforniva una personale clientela realizzando così una rete frammentata di piccoli gruppi che agivano senza dipendere l’uno dall’altro, avendo come unico denominatore lo stesso rifornitore albanese.

Diverse sono state le difficoltà investigative incontrate dai poliziotti per il fatto che gli indagati parlavano in albanese, avevano un atteggiamento estremamente attento e circospetto, fino a nascondere le sostanze stupefacenti in zone boschive o in aree di cui potevano avere la disponibilità momentanea in modo da eludere eventuali controlli nelle proprie abitazioni.

Durante le indagini gli agenti hanno sequestrato vari quantitativi di stupefacente destinati al mercato frentano pari ad oltre 350 grammi di cocaina e più di un chilo e mezzo di cocaina con l’arresto di tre cittadini albanesi residente nella riviera Romagnola.

La droga sequestrata è risultata essere di elevatissimo grado di purezza tanto da poter essere “tagliata”, per la vendita al dettaglio, anche fino a quattro volte, con la possibilità di realizzare profitti intorno al milione di euro.

All’operazione hanno preso parte anche il Reparto prevenzione crimine, il Reparto volo e le unità cinofile di Pescara.

14/06/2016
Parole chiave:
droga - arresti - chieti