Arezzo: arrestato scafista senegalese per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
La Polizia di Stato di Arezzo ha arrestato un cittadino senegalese di 26 anni, scafista del barcone salpato dalle coste libiche il 12 aprile scorso che ha condotto nel canale di Sicilia circa 100 migranti al fine di favorire il loro ingresso irregolare in Italia. I profughi, appena sbarcati, hanno raccontato di aver assistito ad uno scontro, scatenatosi per ragioni etnico-religiose, tra migranti di fede islamica e migranti cristiani. Dalle testimonianze raccolte è emerso che, in occasione di questi scontri, alcuni passeggeri del gommone fossero stati volutamente gettati in mare da migranti dell'altra fazione. Le indagini condotte personale della Squadra mobile di Palermo hanno portato al fermo di indiziato di delitto di alcuni migranti riconosciuti responsabili di omicidio. Lo scafista, che si era nascosto tra i migranti, era già stato inserito nel Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo, coordinato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, ed assegnato alla regione Toscana per la sua prima accoglienza sul suolo nazionale. In collaborazione con la Squadra Mobile di Palermo che aveva attivato le ricerche del criminale, nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha rintracciato lo scafista e lo ha sottoposto a fermo d'indiziato del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il senegalese che aveva già iniziato a produrre alias della propria identità è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dal fatto che le persone trasportate erano state esposte a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità, viaggiando in condizioni di sovraffollamento e in assenza di dotazioni di sicurezza individuali.
(modificato il 05/05/2015)