Nuoro: indagati in nove per furti e rapine
Dopo un anno di indagini la Polizia a Nuoro ha chiuso il cerchio su una banda di criminali che nel nuorese gestiva lo spaccio di stupefacenti, oltre a fare furti e rapine. Alcuni di loro devono rispondere anche di coltivazione di marijuana e di porto abusivo detenzione e cessione di armi da guerra.
In carcere sono finite quattro persone, una agli arresti domiciliari e una è ancora ricercata, mentre altre tre sono soggette all’obbligo di dimora.
Tra gli arrestati anche gli autori della rapina simulata ai danni del furgone porta tabacchi, compiuta il 10 maggio 2016 ad Orgosolo, nel corso della quale vennero asportati otto colli di sigarette per un valore complessivo di 16 mila euro.
Proprio indagando su un'altra rapina, sempre ad un portavalori nel settembre 2015, i poliziotti hanno scoperto le attività criminali degli arrestati.
Nel corso delle operazioni sono state eseguite 15 perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati che hanno consentito di sequestrare un fucile con matricola abrasa, 131 cartucce oltre a documenti utili al proseguimento delle indagini.
Tra i perquisiti anche il titolare di una carrozzeria di Oliena, indagato per favoreggiamento, per aver aiutato alcuni degli arrestati a sottrarsi alle attività tecniche, bonificando i loro mezzi dalle microspie.
Tali operazioni si collegano temporalmente anche ai recenti sequestri di sostanza stupefacente eseguiti nel 2016, nei confronti di tre persone appartenenti alla banda, una delle quali già arrestata lo scorso settembre, poiché trovata in possesso di una pistola semiautomatica da guerra SIG P210 del tipo in uso alle forze dell’ordine svizzere nonché di una carabina ad aria compressa marca GAMO calibro 4,5, palesemente alterata.