Racket e usura, come uscirne
Il film su Libero Grassi, l’imprenditore siciliano ucciso da Cosa Nostra dopo essersi opposto alla richiesta di pizzo, trasmesso in tv recentemente, ha acceso di nuovo i riflettori su questo eroe contemporaneo.
La figura e la storia di quest’uomo fanno tornare di attualità parole come pizzo, estorsioni, racket e usura. Parole comuni che rappresentano un fenomeno che lo Stato e le Istituzioni contrastano con arresti e iniziative a sostegno delle vittime. Tante anche le iniziative di associazioni di categoria.
Per agevolare i cittadini e i commercianti il ministero dell'Interno dedica una sezione del sito a questo fenomeno raccogliendo tutte le ultime novità legislative, i numeri verdi delle associazioni, i dati, gli indirizzi e le informazioni utili per chi vuole saperne di più e per chi decide di "uscire dal giro".
Grazie alle denunce di chi cade nella rete della criminalità o della mafia, sono molte le operazioni portate a termine dalle Polizia con numerosi arresti.
Cos'è l'estorsione
L’estorsione (o "pizzo") è un'attività criminale generalmente volta ad ottenere da un operatore economico, dietro una strategia di minaccia e intimidazione, il pagamento periodico di una certa somma in cambio dell'offerta di "protezione" da una serie di intimidazioni che, in realtà, è lo stesso proponente a mettere in atto.
Cos'è l'usura
L'usura è un reato che consiste nel concedere un prestito - a chi ha bisogno di soldi - ad un tasso d'interesse superiore al cosiddetto "tasso soglia" (che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie.
Chi commette l’usura sfrutta il bisogno di denaro di un altro individuo per ottenere un forte guadagno illecito, mentre chi si trova in difficoltà e ha necessità di avere dei soldi, l'offerta può apparire come un'immediata possibile soluzione, ma poi difficilmente ne riesce ad uscire.