Padova: Gabrielli ricorda tre caduti
Questa mattina, a Padova, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha partecipato all’intitolazione della sezione di Polizia ferroviaria alla memoria dell’agente scelto Arnaldo Trevisan e della sede del Servizio tecnico logistico e patrimoniale alla memoria dell’assistente capo Giovanni Borraccino e all’agente Giordano Coffen, tutti vittime del dovere.
Alle intitolazioni hanno preso parte anche il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla, il direttore centrale per i Servizi Tecnico Logistici Cinzia Guercio, il prefetto di Padova Renato Franceschelli, il questore di Padova Paolo Fassari, il sindaco Sergio Giordani, il dirigente del Compartimento Polizia ferroviaria Veneto Manuela De Bernardini Stadoan, Franco Fiumara direttore centrale Protezione Aziendale Gruppo FS Italiane e i familiari degli agenti.
Arnaldo Trevisan, a cui il presidente della Repubblica ha conferito la medaglia d’oro al valor civile, il 16 maggio 1988, appena ventiduenne, fu assassinato da un rapinatore che il giovane poliziotto, allora in servizio presso la Sezione volanti, aveva individuato e bloccato, sul piazzale della stazione.
Alcuni anni fa, i poliziotti delle volanti hanno dedicato a Trevisan una lapide affissa sul piazzale antistante la Stazione ferroviaria dove stamattina, prima dell’inizio della cerimonia di intitolazione, è stata deposta una corona d’alloro.
Alla cerimonia d’intitolazione erano presenti anche i due fratelli e la sorella di Trevisan, Alessandro, Alberto e Adriana, che, con evidente commozione, insieme al capo della Polizia Franco Gabrielli hanno scoperto la targa posta all’ingresso degli uffici della Sezione polizia ferroviaria di Padova.
Giovanni Borraccino e Giordano Coffen, insigniti di medaglia d’argento al valor civile, sono stati uccisi la sera del 5 aprile 1991, durante un tentativo di rapina in un noto ristorante di Padova all’interno dell’ippodromo” Le Padovanelle”. I due poliziotti in servizio alla Sezione volanti intervenuti nel ristorante a seguito di una segnalazione furono uccisi prima che riuscissero ad entrare nel locale da due banditi armati di fucile a pompa che erano rimasti nascosti dietro alle auto nel parcheggio. Gli assassini, una banda mista tra guardie giurate corrotte e pregiudicati comuni, riuscirono a fuggire ma vennero catturati alcune settimane dopo.
A loro è stata dedicata la sede del Servizio tecnico logistico e patrimoniale della Polizia di Stato per il Triveneto. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti la vedova e i figli di Borraccino, Giovanna e Riccardo, quest’ultimo agente tecnico in servizio alla Polizia scientifica di Padova.
Gli anziani genitori di Coffen, non presenti all’intitolazione, hanno potuto comunque avere testimonianza della cerimonia attraverso le immagini riprese dalla Polizia scientifica di Padova.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli, oltre a partecipare alle intitolazioni di uffici simbolo agli agenti uccisi, ha inoltre firmato in prefettura un protocollo d’intesa con il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e il Sindaco di Padova Sergio Giordani, per la realizzazione della nuova sede della questura.