Action day contro la contraffazione e l’abusivismo commerciale
Si è tenuto, in tutto il territorio nazionale e sul Web, un “Action Day” dedicato al contrasto della contraffazione e all’abusivismo commerciale.
I fenomeni della contraffazione, della pirateria multimediale e dell’abusivismo commerciale sono forme di criminalità economica che attirano sempre di più gli interessi della criminalità organizzata con conseguenti ripercussioni negative per il mercato legale, per la sicurezza e, in alcuni casi, anche per la salute dei cittadini.
All’attività di contrasto hanno preso parte più di 11 mila operatori tra appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri, al Corpo della guardia di finanza, alle polizie municipali e le Capitanerie di porto.
Nel corso degli interventi sono state controllate più di 25 mila persone, tra queste, 15 sono state arrestate, 886 denunciate e per 1.436 sono state emesse sanzioni amministrative.
Inoltre sono stati effettuati 622 sequestri penali e 1.317 sequestri amministrativi, che hanno consentito di sottrarre al mercato illecito un ingente quantitativo di prodotti, da quelli più tradizionali, come l’abbigliamento, le calzature e gli accessori per la moda, a quelli tecnologici.
I sequestri hanno riguardato anche prodotti contraffatti e pericolosi per la salute come medicinali e giocattoli.
Una particolare attenzione è stata rivolta anche al commercio online, che rappresenta un canale di immissione dei prodotti falsificati sempre più rilevante; l'Action Day ha consentito l’oscuramento di 51 siti Internet e la rimozione di 57 contenuti Web.
L’“Action Day” che si affianca alle attività di prevenzione e contrasto svolte quotidianamente dalle Forze di polizia, rientra nelle direttive del ministro dell’Interno e del Piano strategico nazionale 2018-2020 del Consiglio nazionale anticontraffazione ed è promosso dal Dipartimento della pubblica sicurezza, attraverso la Direzione centrale della polizia criminale, che cura l’attività di “analisi e monitoraggio interforze”, anche mediante l’uso di programmi informatici che alimentano le banche dati dedicate alla geolocalizzazione dei fenomeni criminali di maggiore diffusione.
Vincenzo M. Recchiuti
(modificato il 11/05/2021)