Napoli: l’addio a Pasquale Apicella

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Questa mattina è stato dato l’estremo saluto a Pasquale Apicella, morto nell’adempimento del dovere il 27 aprile scorso a Napoli mentre inseguiva dei criminali.

La cerimonia funebre in forma solenne si è svolta alle 11 nella chiesa cristiana evangelica di Secondigliano, senza la presenza di tanti che,a causa delle prescrizioni per il contenimento del Coronavirus, non hanno potuto partecipare.

Ma l’omaggio a Pasquale è stato tributato comunque. Durante la diretta Facebook delle celebrazioni, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio, di vicinanza e di affetto diretti al nostro “angelo”, ai suoi familiari e alla Polizia di Stato, l’altra sua famiglia.

Molto commoventi sono stati gli interventi del collega e amico Marco Carato, di don Ciro Russo, parroco della chiesa cattolica frequentata dalla signora Giuliana, moglie di Pasquale, e del questore di Napoli Alessandro Giuliano. Tutti hanno ricordato le grandi qualità dell’uomo e del poliziotto che ci ha lasciato prematuramente.

il funerale di PasqualeIl Questore nel suo intervento ha ricordato di aver “Ascoltato le parole delle persone che gli hanno voluto bene e ho saputo ad esempio di quanto fosse disponibile verso tutti, del suo passato di atleta e di quanto tenesse alla divisa di poliziotto. Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. Questa frase attribuita a Giovanni Falcone Lino se la era fatta scrivere sulla pelle tanta era la sua passione per i nostri valori”.

Alessandro Giuliano ha invitato poi la vedova, la signora Giuliana, a parlare ai suoi figli “Raccontagli - ha esortato - come hai detto a me, che il loro papà era felice perché aveva una famiglia che amava, una divisa che adorava, la professione che desiderava; dì loro che il loro papà, come tanti suoi colleghi, sognava di rendere il mondo un po' migliore anche per loro due, dì loro che sono figli di un eroe, un'eredità che consentirà loro di non abbassare mai lo sguardo davanti a nessuno. Dì loro che non lasceremo da sola la tua famiglia”.

Alla cerimonia hanno preso parte il ministro dell’interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia Franco Gabrielli.

08/05/2020