Perugia: progetto Enea, poliziotti più vicini alle persone sorde

CONDIVIDI

I poliziotti di Perugia indosseranno mascherine protettive trasparenti nella zona labiale per consentire una facilità di comunicazione con le persone sorde.

La questura del capoluogo umbro per essere vicina alle persone più vulnerabili In tempo di Covid-19 ha attivato il progetto ENEA, in sinergia con enti e associazioni, basato sul concetto di “attenzione distribuita”; grazie a tale iniziativa i poliziotti potranno rilevare più richieste e criticità nello stesso tempo.

E quindi, dopo aver attivato un progetto dedicato agli anziani ora, con la donazione dei dispositivi di protezione ricevuta dall´Associazione tarantina "GIORGIOFOREVER", la Polizia potrà essere più vicina anche alle persone sorde.

Le mascherine sono state consegnate direttamente agli agenti dalla signora Clarissa Bartolini, cittadina perugina molto impegnata nelle attività di integrazione delle persone con questa forma di disabilità.

"La sordità è invisibile ai più - dice Bartolini -  perché non si vede e la comunicazione costituisce un ostacolo reale. Vogliamo continuare a sensibilizzare con messaggi di integrazione socio-culturale, promuovendo i valori dell´integrazione e della diversità, offrendo la possibilità di condividere in questo momento le mascherine per comunicare meglio con tutti"

"Ritengo questo passo un tassello molto importante del progetto ENEA – ha dichiarato il questore di Perugia Antonio Sbordone - l´impulso del "fare" si è tradotto in un vero e proprio network collaborativo che parte dalla percezione dei bisogni del cittadino.

15/05/2020