Gang di ragazzi pachistani scoperta a Bologna
Indagando su due episodi di violenza avvenuti nel 2019 a Bologna, la Polizia ha scoperto l’esistenza nel capoluogo emiliano di un gruppo criminale composto da pachistani, alcuni dei quali minorenni.
Le indagini, sull’accoltellamento di un diciannovenne di origine rumena avvenuto ad agosto 2019 nel centro di Bologna e sull’aggressione a tre giovani pachistani avvenuti a dicembre nella periferia della città, hanno portato ad indagare 11 persone per i reati di lesioni aggravate, rapina, nonché possesso ingiustificato di armi.
L’attività investigativa, svolta con metodi tradizionali ma soprattutto sulle piattaforme social, ha permesso di individuare i responsabili delle violenze, identificati analizzando un video pubblicato su TikTok. Nelle immagini si vedevano alcuni degli indagati esultanti in auto con la scritta sovrimpressa “Ak-47-gang” “Italy-bologna”. L’indicazione “AK47” che corrisponde alla sigla di un fucile automatico, è stata determinante per arrivare ai profili di tutti coloro che facevano parte del gruppo; le foto acquisite dalle varie identità virtuali sono risultate compatibili con i caratteri fisionomici delle descrizioni fatte dai testimoni e dalle vittime. Alcuni di essi, poi, si erano fatti tatuare sull’avambraccio proprio il fucile automatico AK 47.
Durante le perquisizioni domiciliari i poliziotti hanno sequestrato una pistola giocattolo, un tirapugni, un coltello e diversi cellulari dai quali gli agenti hanno rilevato elementi d’interesse per lo sviluppo delle indagini.