Livorno: la Polizia ricorda Vittorio Labate
A Livorno, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, è stata intitolata la sede distaccata della Questura al sottotenente Vittorio Labate.
La cerimonia (Foto), alla quale ha preso parte anche il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, si è svolta nell’area esterna adiacente l’ingresso della struttura ed è stata moderata dal giornalista Antonello Riccelli dell’emittente televisiva locale Telegranducato.
Dopo l’intervento del questore di Livorno Roberto Massucci, del prefetto Paolo D’Attilio e del sindaco Luca Salvetti, le conclusioni sono state affidate al capo della Polizia che, nell’esaltare la figura del sottotenente Labate, ha sottolineato come “Noi tutti siamo il frutto del nostro passato e la famiglia della Polizia di Stato si è forgiata sull’esempio dei nostri caduti. Sono loro che ci hanno trasmesso il vero significato di spirito di servizio, di senso del dovere, di sacrificio e di vita. La memoria ha un valore salvifico”.
Al termine, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha proceduto alla scopertura della targa d’intitolazione ed ha consegnato il decreto d’intitolazione nelle mani del nipote del sottotenente Labate.
Il sottotenente del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza Vittorio Labate aveva 25 anni e venne fucilato dalle SS insieme ad altri 7 poliziotti il 23 giugno del 1944 in una località vicino Livorno.
I poliziotti, tutti della tenenza di pubblica sicurezza dell’Ardenza, si stavano unendo alla unità partigiane attive nella zona ma, a causa di una delazione, furono intercettati da un reparto tedesco, torturati per 2 giorni ed infine uccisi.