Le celebrazioni della “Giornata dei Giusti dell’umanità”
Ricorre domani in Italia la “Giornata dei Giusti dell’umanità”, una solennità civile istituita per “Mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani”.
In questa occasione la Polizia di Stato ricorda un uomo “Giusto”, Giovanni Palatucci, il funzionario di Polizia che durante il suo servizio a Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia, si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali. La sua azione in favore degli oppressi gli costò la vita: il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945 a soli 36 anni.
La sua figura ha incarnato i valori di giustizia e vicinanza agli oppressi, principi che sono una guida per tutti i poliziotti che ogni giorno si mettono al servizio delle comunità.
Ed è proprio di oggi l’iniziativa della città di Udine che ha voluto rendere omaggio al commissario Giovanni Palatucci con la piantumazione di un albero di gelso e la posa di una targa, all’interno del Parco della Rimembranza. Alla cerimonia ha preso parte il questore di Udine Manuela De Bernardin, il sindaco Pietro Fontanini, l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato, le autorità civili e militari e la partigiana, medaglia d'oro al valor militare Paola Del Din.
Udine si va ad aggiungere alla lunga lista di altre città del nostro Paese che già nel corso degli anni hanno valorizzato la figura di Palatucci in luoghi simbolo del proprio territorio, lasciando un segno indelebile per le generazioni future che avranno modo di interrogarsi sulle sue vicende e conoscere l’uomo che ne porta il nome.