Maturità: le “bufale” sulle tracce di esame
Dopo due anni di stop, a causa della pandemia, tornano le prove scritte all’esame di Stato. E così torna alta anche l’attenzione sulle possibili “bufale”, legate soprattutto alle tracce d’esame e alle regole sullo svolgimento degli scritti che inevitabilmente crescono e si diffondono in Rete nei giorni che precedono l’inizio di ogni Maturità.
E proprio per sfatare le principali fake news sull’esame, molte delle quali diventate ormai dei classici, che sarà avviata l’iniziativa “Maturità al sicuro”, la tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti consecutivamente da quindici anni assieme al portale Skuola.net, al fine di evitare a tanti studenti di commettere clamorosi errori.
Da un sondaggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2022, è risultato che quasi 1 maturando su 10 è convinto che le tracce dello scritto di Italiano, se cercate bene si possano trovare ancor prima dell’inizio dell’esame, mentre un 26 per cento pensa di trovare in anticipo quantomeno gli argomenti su cui verteranno le tracce. È da sapere, invece, che tali informazioni saranno di pubblico dominio solo quando le commissioni d’esame inizieranno ad accedere al plico telematico che contiene le tracce, grazie alla password nazionale svelata dal ministero dell’Istruzione la mattina della prova scritta.
Molti di più, ovvero circa 1 su 2, credono addirittura che il Ministero tenga d’occhio le indiscrezioni che circolano sui mezzi d’informazione - che in realtà non hanno nessun fondamento ufficiale, essendo solo suggestioni e punti di vista - per modificare in corso d’opera, anche all’ultimo secondo, le tracce di prima prova. È invece di 1 su 4 il numero di studenti che sta seriamente pensando di privarsi, la notte prima degli esami, di preziose ore di sonno per presidiare il web alla ricerca di aggiornamenti e “fughe di notizie”.
È noto inoltre che i telefonini, durante l’esame, non possono essere utilizzati. Eppure il 13 per cento dei maturandi raggiunti dal monitoraggio è convinto del contrario, immaginando che un uso “fraudolento” del telefono porti al massimo a un brutto voto, senza considerare, invece, che si può rischiare l’esclusione dall’esame.
Iniziative come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net servono proprio a dare una corretta informazione e a sgomberare il campo da bugie e inganni. E per rafforzare ulteriormente il messaggio, utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei protagonisti dell’esame, è stato realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sul nostro sito e piattaforme social. Un contenuto ironico che, grazie agli “sfoghi” dei ragazzi che nei prossimi giorni dovranno sostenere le prove, passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere interpretando malamente le regole.
In più, gli specialisti della Polizia postale anche quest'anno saranno a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete.
Non resta che fare in bocca al lupo a tutti gli studenti alle prese con questa Maturità.
Serena Felici
(modificato il 20/03/2024)