Arezzo: una strada per ricordare Emanuela Loi

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Il capo della Polizia ad Arezzo per la via intitolata ad Emanuela LoiOggi ad Arezzo, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di una strada alla memoria dell’agente Emanuela Loi, prima donna vittima del dovere nella Polizia di Stato.

Emanuela, insieme ai poliziotti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, tutti componenti della scorta del giudice Paolo Borsellino, perse la vita nella strage del 19 luglio 1992 in via d’Amelio a Palermo.

intitolazioneAd accogliere il capo della Polizia sono stati il prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, il questore Maria Luisa Di Lorenzo e il sindaco della città Alessandro Ghirelli.

Nel corso del suo intervento il prefetto Giannini ha sottolineato che "Ricordare, avere coscienza e conoscenza di un periodo storico estremamente difficile e delicato, superato grazie all'impegno delle istituzioni, di un paese, di uno Stato e delle forze dell’ordine che non si sono sottratte al proprio dovere al costo della loro vita, è un messaggio molto importante per questi ragazzi presenti qui oggi".
"I nostri caduti - ha proseguito il capo della Polizia Lamberto Giannini - sono la carne viva della Polizia di Stato. Il culto della memoria non è solo un ricordo, ma è avere una guida. C'è stato qualcuno che ci ha preceduto, che portava la nostra stessa giubba e che ha saputo capire bene qual era il proprio dovere e ha proseguito su quella strada fino al sacrificio estremo. Questo per noi è come seguire la stella polare in mezzo alla tempesta".
"Quando si moltiplicano questi luoghi di ricordo - ha concluso il Prefetto - si dà la possibilità ai ragazzi di conoscerne la storia. Io penso che questo sia molto importante non solo per la loro crescita come cittadini ma anche ai fini della sicurezza perché la sicurezza si ottiene anche attraverso la consapevolezza e il ricordo".

intervento capo della PoliziaAlla cerimonia era presente anche la nipote di Emanuela Loi, agente anch’essa, che è nata dopo pochi mesi dall’attentato e che porta lo stesso nome e lo stesso cognome della zia Emanuela. La giovane poliziotta, visibilmente commossa, ha scoperto la targa insieme al capo della Polizia Lamberto Giannini.

Successivamente la targa è stata benedetta dal Vescovo di Arezzo monsignor Riccardo Fontana unitamente al cappellano della Polizia di Stato don Stefano Sereni.

intitolazioneA chiudere la cerimonia è stata l’esecuzione dell’Inno Nazionale da parte degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giorgio Vasari” di Arezzo.

In precedenza il capo della Polizia era stato in visita alla questura di Arezzo per un incontro con una rappresentanza di dirigenti, funzionari e personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno, organizzazioni sindacali e soci dell’Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato).

13/10/2022
(modificato il 19/10/2022)