Neo agenti: il giuramento del 218° corso
Hanno un’età media di 24 anni e sono in larga parte laureati i 1.320 allievi agenti della Polizia di Stato che oggi hanno giurato fedeltà alla Repubblica dopo aver frequentato il 218° corso nelle scuole di Trieste, Peschiera, Alessandria, Campobasso, Caserta e Vibo Valentia.
Nei prossimi giorni verranno assegnati negli uffici e nei reparti della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale per iniziare la loro carriera professionale a tutela della collettività.
Durante il ciclo di formazione, i frequentatori del corso, oltre all'addestramento operativo e alle lezioni teoriche, hanno avuto modo di vivere a pieno l'essenza dell'esserci sempre che caratterizza l'agire della Polizia di Stato. Infatti i neo poliziotti hanno preso parte a diverse iniziative di solidarietà e a quelle relative al valore della memoria, stella polare del vivere quotidiano di ogni poliziotto.
Il capo della Polizia Lamberto Giannini ha voluto testimoniare la propria vicinanza ai neo agenti, in questo primo fondamentale passo della loro carriera nella Polizia di Stato, con un videomessaggio dove ha sottolineato che “Da domani voi sarete chiamati ad esercitare le vostre funzioni come dice la nostra Costituzione con disciplina e onore, sempre consapevoli delle responsabilità che da esse discendono. Lo dovrete fare con fermezza però avendo sempre a cuore ovunque e comunque il rispetto della persona e della sua dignità. La nostra azione quotidiana Infatti può essere correttamente svolta solo se abbiamo l'assoluta consapevolezza che il centro del nostro agire è il cittadino con i suoi bisogni le sue aspettative le sue necessità che noi dobbiamo saper leggere e intercettare soprattutto nella difficoltà dei tempi che viviamo”.
Gli allievi agenti frequentatori del corso presso la scuola di Peschiera hanno deciso di dedicare il percorso formativo ad Andrea Rasi, commissario dell'Ufficio di polizia di frontiera aerea di Verona-Villafranca, deceduto due anni fa a causa di una malattia.
Nonostante fosse debilitato, il commissario prestò servizio fino all'ultimo giorno e per tale motivo fu promosso per merito straordinario, chiedendo di essere sepolto in uniforme.
Presso il piazzale d’Armi della scuola di Caserta, in occasione della cerimonia di giuramento, è stata esposta la teca contenente i resti della Fiat croma “Quarto Savona 15”, l’auto al cui interno viaggiavano gli uomini della scorta del giudice Giovanni Falcone, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, saltata in aria durante la strage di Capaci.