Operazione "Andromeda": 45 ordinanze contro le cosche calabresi

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Arresti della Squadra mobileSono 45 le persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro nell'ambito dell'operazione "Andromeda" portata a termine contro le contrapposte cosche di 'Ndrangheta Iannazzo-Cannizzaro-Da Ponte e Cerra-Torcasio-Gualtieri.

La Squadra mobile di Catanzaro ha eseguite 36 provvedimenti, 27 dei quali in carcere e due ai domiciliari, mentre sette sono stati notificati a persone già detenute.

L'esecuzione delle restanti ordinanze è stata delegata al personale della locale sezione della Direzione investigativa antimafia (otto) e del Gico della Guardia di finanza.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, danneggiamento e detenzione illegale di armi ed esplosivo.

L'indagine è iniziata nel 2013 e costituisce il naturale seguito delle precedenti operazioni "Medusa" e "Perseo".

In particolare le accuse di omicidio si riferiscono all'uccisione di Antonio Torcasio, avvenuta nel maggio 2003, e di Vincenzo Torcasio, avvenuta nel luglio dello stesso anno; nello stesso episodio ci fu anche il tentato omicidio di Vincenzo Curcio. Tutti e tre erano esponenti della cosca antagonista Cerra-Torcasio-Gualtieri.

Lo scopo comune delle cosche Iannazzo e Cannizzaro-Daponte era quello di eliminare fisicamente gli esponenti principali degli avversari, anch'essi attivi nel campo delle estorsioni.

L'attività investigativa ha permesso di accertare numerosi episodi di estorsione realizzati dagli indagati nei confronti di commercianti e imprenditori della zona di Lamezia Terme.

Proprio nel settore delle estorsioni gli investigatori hanno fatto emergere un accordo tra i vertici delle cosche Giampà e Iannazzo, formalizzato da veri e propri "summit mafiosi" per la gestione delle estorsioni e la spartizione dei relativi proventi.

Sergio Foffo

14/05/2015