Lecce: sei custodie cautelari in carcere per rapina aggravata e lesioni in concorso

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La Polizia di Stato di Lecce, ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 soggetti, per rapina aggravata di una autovettura Mercedes Classe B e di lesioni in concorso. I fatti risalgono allo scorso 3 aprile quando, i poliziotti delle Volanti si recavano presso il locale ospedale ove era giunto un giovane, vittima di una rapina. Ai poliziotti lo stesso raccontava che mentre si trovava a Surbo (LE) a bordo della propria auto, una Mercedes classe B, veniva affiancato e fermato da 6 soggetti che viaggiavano a bordo di due autovetture, una Fiat 500 di colore verde pastello e un'Audi A4 SW di colore nero e che dopo aver aperto la portiera dell'auto con forza lo costringevano a scendere, infierendo su di lui, colpendolo con calci e pugni su tutto il corpo e in particolare, uno degli aggressori, armato di pistola, lo colpiva al capo. Successivamente le sei persone si allontanavano con le proprie auto e con quella della vittima che, soccorsa da un amico era condotta in ospedale, dove veniva diagnosticata una ferita lacero contusa alla testa e vari ematomi per tutto il corpo. Grazie alle precise descrizioni fornite dalla vittima, i poliziotti si recavano nell'immediatezza a Surbo (LE) dove veniva individuato e fermato uno dei 6 aggressori, che tra l'altro risultava sottoposto alla misura della libertà vigilata con obbligo di permanenza in casa dalle ore 22.00 alle ore 8.00. Si rendeva pertanto necessario effettuare una perquisizione domiciliare a seguito della quale veniva rinvenuta un'auto modello Audi A4 indicata dal rapinato. Il personale della Squadra Mobile, dopo una complessa attività d'indagine riusciva a ricostruire esattamente la dinamica della rapina e ad individuare gli altri autori del reato, anche sulla scorta delle indicazioni fornite dalla vittima, corroborate dalla ricognizione fotografica effettuata dopo pochi giorni dall'aggredito. Decisivo per la credibilità della denuncia risultava infine l'esame di una serie di filmati relativi a impianti di videoregistrazione che permettevano di accertare, proprio nel lasso di tempo indicato dalla persona offesa, dapprima il passaggio nella zona dei fatti di una AUDI di colore scuro e di una FIAT 500 e quindi una colluttazione di più persone che si scagliavano tutte contro un singolo individuo. Sul luogo dei fatti venivano repertate le tracce ematiche di tale aggressione. L'autovettura oggetto di rapina veniva quindi abbandonata il giorno successivo all'episodio, probabilmente nella consapevolezza della denuncia sporta dal proprietario. Gravissimo risultava peraltro l'episodio verificatosi dieci giorni dopo l'aggressione, quando l'autovettura oggetto di rapina veniva incendiata sulla pubblica via.

15/05/2015
(modificato il 01/06/2015)
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