Il tiro a volo delle Fiamme oro protagonista alle Universiadi

Alle Universiadi appena concluse a Gwangju (Corea del Sud), i portacolori delle Fiamme oro hanno dato un contribuito importante al bottino di medaglie conquistate dagli atleti azzurri del tiro a volo.

Andrea Vescovi ha vinto la gara individuale nel double trap, superando allo shoot off il russo Artem Nekrasov dopo il 28-28 ai tiri regolamentari. Il punteggio di Andrea è stato poi determinante per il trionfo della squadra, ottenuto insieme all'altro tiratore cremisi Ignazio Maria Tronca, superato dall'azzuro Alessandro Chianese nel medal match per il bronzo.

Grande la gioia di Andrea Vescovi per la "doppietta" d'oro: "Una gara molto difficile, sia per le condizioni meteo sia per le mie condizioni fisiche, ma grazie alla buona preparazione fatta a casa con il tecnico delle Fiamme oro Pierluigi Pescosolido sono riuscito ad aggiudicarmi un posto nella semifinale. Da li in poi sapevo quello che dovevo fare: giù la testa e concentrazione al massimo. Sono contentissimo di questo primo posto, e ringrazio tutto lo staff delle Fiamme oro che con competenza e disponibilità mi ha aiutato a ottenere questa bellissima vittoria".

Anche Ignazio Maria Tronca ci tiene a raccontare la sua gara: "È stata molto combattuta e sofferta a livello psicologico. Al termine della qualificazione ho strappato l'ingresso per la finale dopo uno shoot off contro un tiratore della nazionale malesiana. In semifinale mi sono aggiudicato l'ingresso al medal match per il terzo posto dove ha prevalso il mio compagno di squadra Alessandro Chianese. Sono felicissimo che il mio risultato abbia contribuito alla conquista dell'oro a squadre superando la nazionale russa".

Ancora un oro targato Polizia è arrivato da Valeria Raffaelli, vittoriosa con la squadra di trap femminile: "Sono contenta che il mio punteggio abbia contribuito a far vincere l'oro a squadre; avrei voluto vincere anche una medaglia individuale ma non è stato possibile, lavorerò duro per ottenerla la prossima volta".

Argento per Antonio Morandini e Giancarlo Tazza con il team dello skeet.

Soddisfatto Giancarlo Tazza, anche se con una punta di rammarico per l'oro sfuggito di poco: "Sono contentissimo e orgoglioso dell'ennesima medaglia vinta alle universiadi, termino il mio percorso in questa nazionale con un bottino totale di un oro individuale nel 2011 e 2 argenti. Purtroppo per un solo piattello non siamo riusciti ad agguantare l'oro a squadre. Rimane però l'amaro in bocca perché per soli 2 piattelli non sono riuscito ad entrare in semifinale nella gara individuale ma lavorerò sodo per migliorarmi".

Contento Antonio Morandini per la sua prima partecipazione alle Universiadi: "Nonostante non sia riuscito ad ottenere una medaglia individuale sono contento di come sia andata la gara e di aver partecipato alla conquista dell'argento a squadre. È stata la mia prima Universiade e ringrazio il direttore tecnico della nazionale Andrea Benelli per la convocazione. È stata una bella esperienza in una realtà completamente diversa da quella italiana. Ringrazio l'intero Gruppo sportivo delle Fiamme oro e la Polizia di Stato, che ci aiuta nel cammino per ottenere questi traguardi, i tecnici Pierluigi Pescosolido e Andrea Filippetti, il responsabile del Settore universitario Christian Eleuteri, la mia famiglia e tutte le persone che mi sono state vicine".

Infine il commento del direttore tecnico del settore tiro a volo delle Fiamme oro Pierluigi Pescosolido: "I risultati ottenuti dai nostri atleti sono partiti dal mese di maggio, quando abbiamo iniziato a fare sedute tecniche mirate, con simulazioni di finali shoot off e medal match in prospettiva Universiadi. Il lavoro iniziato a casa dal sottoscritto è stato completato da Andrea Filippetti in Corea. Ancora una volta la professionalità e il lavoro di squadra hanno dato i loro frutti. Voglio sottolineare che le tre medaglie d'oro sono state conquistate da tre atleti che hanno vinto l'ultimo concorso, ed è per questo che voglio ringraziare i nostri vertici a cominciare dal capo della Polizia Alessandro Pansa, che ha permesso tutto ciò".