Poliziamoderna@Giffoni45: sicuri su Internet con la Postale
Nel truck Giffoni Educational@Village ogni giorno alle 18.00 l'incontro con la polizia postale per parlare di prevenzione e del corretto utilizzo di Internet, un'attività che da qualche anno la Specialità della polizia porta avanti anche negli istituti scolastici della Penisola.
All'incontro di oggi insegnanti, genitori e giurati hanno permesso di affrontare la discussione da differenti punti di vista. L'incontro è stato condotto dal commissario Croce, dall'ispettore Buglione e dagli assistenti capo Angellotti, Giannattasio e De Rosa, che hanno parlato innanzitutto dei rischi legati alla Rete per bambini e adolescenti: Internet può essere uno strumento meraviglioso anche per loro ma solo se vengono istruiti a usarlo responsabilmente.
È stato proiettato un primo video sulle conseguenze dell'utilizzo ossessivo dei social network, intitolato "Tutto ciò che noi chiamiamo social è tutto fuorché sociale". Ma non sono solo i ragazzi a dover stare attenti al Web.
Il commissario Croce ha ribadito che in questo campo la prevenzione è fondamentale per tutti e quanto sia importante avere delle piccole accortezze come cambiare la password spesso, non usare sempre la stessa per diversi siti e installare e tenere sempre aggiornato l'antivirus. Ai presenti sono state fornite informazioni su come riconoscere virus spia e sugli errori da evitare. Mai cliccare sulle mail che segnalano "hai vinto" o che propongono una restituzione di denaro (come nel caso di cryptolocker) poiché ci si autoinietta un virus che cripta tutti i file del pc e viene richiesto un pagamento alla vittima per la decriptazione.
Si è parlato anche della pericolosità delle chat dato che i profili falsi sono sempre più diffusi per cui è importante non inviare a sconosciuti foto o video privati. L'incontro si è concluso con la visione del video "guida all'uso consapevole del più diffuso social network".
Ultimo importantissimo consiglio per chi utilizza facebook: regolare le impostazioni del profilo che riguardano la privacy.
Alessia Palumbo