Guerra di Camorra: 11 arresti tra "I Capelloni" del clan Mazzarella
Associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, sono i reati, aggravati dal metodo mafioso, di cui sono accusati gli undici fermati questa mattina dalla Squadra mobile di Napoli.
Gli indagati appartengono al clan camorristico dei "Buonerba", meglio conosciuti come "I Capelloni", da sempre legati alla storica famiglia "Mazzarella".
I reati si riferiscono in particolare alla faida in corso negli ultimi mesi nel quartiere Forcella contro gli esponenti del clan rivale che fa capo alle famiglie Sibillo, Giuliano, Brunetti, e Amirante.
Durante le perquisizioni gli agenti della Mobile hanno sequestrato droga, armi e ordigni rudimentali ad alto potenziale.
In particolare sono stati fermati mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio di Salvatore D'Alpino e del ferimento di Sabatino Caldarelli, avvenuti lo scorso 30 luglio. Tra gli arrestati anche gli esecutori materiali del tentato omicidio di Giuseppe Memoli, avvenuto a Napoli il 9 agosto scorso.
L'indagine, condotta da Mobile e Servizio centrale operativo (Sco) e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, ha monitorato l'attività a Forcella del clan Buonerba e la dura lotta armata combattuta per le strade del quartiere contro i rivali della famiglia Sibillo. Oggetto della contesa la gestione dello spaccio di droga e il racket delle estorsioni.
Ad avvalorare le tesi degli investigatori le numerose intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, che documentano dettagliatamente le attività illecite del gruppo criminale.
Tra gli indagati anche due donne che, all'interno dell'organizzazione, ricoprivano un ruolo di primo piano; in particolare una è stata arrestata in flagranza di reato perché aveva in casa due ordigni esplosivi artigianali e sostanze stupefacenti, mentre un'altra è accusata di essere tra i mandanti dell'omicidio di Salvatore D'Alpino.
Sergio Foffo