Obbligate a prostituirsi con minacce e riti woodoo, 4 arresti a Bari
Reclutavano ragazze in Nigeria, le facevano arrivare nel nostro Paese e poi le obbligavano a prostituirsi. Si tratta di quattro stranieri che sono stati arrestati questa mattina dalla Squadra mobile di Bari, al termine dell'operazione "Grace".
Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La cellula pugliese fa parte di un'organizzazione transnazionale con base in Nigeria e ramificazioni in diverse città italiane, sulla quali si sta ancora indagando.
L'attività investigativa è stata avviata nel luglio scorso, quando Grace, una delle ragazze schiavizzate dagli sfruttatori, ha deciso di affrancarsi dalla vita di strada con l'aiuto di un sacerdote e di una comunità.
Grazie alla sua collaborazione gli investigatori della Mobile barese hanno ricostruito l'odissea delle ragazze soggiogate dall'organizzazione.
Reclutate in Nigeria con il miraggio di un lavoro sicuro grazie al quale avrebbero ripagato il costo del viaggio. Il contratto veniva sancito attraverso un rito woodoo, con il quale le ragazze si impegnavano a restituire l'equivalente di 30mila euro.
Attraverso il Niger le malcapitate arrivavano il Libia, dove sostavano anche alcuni mesi prima di imbarcarsi a Tripoli per essere poi in qualche modo fatte arrivare in Italia.
Arrivate nel nostro Paese scoprivano che il lavoro sicuro in realtà non esisteva, e che per ripagare il loro debito avrebbero dovuto vendersi per le strade.
Oltre che sul woodoo, per obbligare le ragazze, gli aguzzini facevano leva anche su eventuali ritorsioni a cui sarebbero stati esposti i loro familiari rimasti in Nigeria.