Polizia Postale:denunciato informatico che parlo di attentato a Firenze.
E' il risultato di una complessa indagine condotta dal C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle
Infrastrutture Critiche) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, coordinata dal Procuratore Aggiunto Giancarlo CAPALDO e dal Sostituto
Procuratore Eugenio ALBAMONTE della Procura di Roma.Il responsabile, un 29enne esperto informatico di Aosta, conosciuto all'interno del
movimento Anonymous come "X" alias "wArning", è ritenuto, tra l'altro, il fondatore del canale OpParis, il cui fine era quello di
individuare profili Twitter ritenuti appartenenti all'organizzazione terroristica responsabile degli attentati in Francia.Su un quotidiano italiano
on line, lo scorso 28 dicembre, "X" aveva rilasciato un'intervista nella quale lasciava intendere di avere sventato un attentato che l'ISIS stava
per portare a termine in Italia, promettendo di condividere ulteriori notizie al termine di un'asserita "attività sottocopertura" che stava
conducendo in rete per individuare i membri del commando.Una notizia che ha impazzato su tutte le testate italiane ed estere, creando un notevole
allarme, proprio nel periodo delle festività natalizie.La segnalazione, sia pure di rilievo, non ha trovato però riscontro nelle
indagini in corso da parte del C.N.A.I.P.I.C. né tantomeno convergenze nelle analisi degli investigatori della Specialità sulle
attuali strategie dei gruppi terroristici legati all'autoproclamato Stato Islamico.Non è passato nemmeno inosservato il particolare per cui
la rivendicazione, nonostante fosse stata a nome e per conto di Anonymous, non era stata riportata anche dal suo account riconosciuto come
ufficiale @OperationItaly, caso, questo, assai singolare.Sul profilo Twitter #@OpParisOfficial, il successivo 31 dicembre, "X" pubblicava un video,
raggiungibile all'indirizzo https://vimeo.com/150418615, nel quale veniva indicata la città di
Firenze quale obiettivo dell'attacco.All'inizio del 2016, però, Anonymous Italia si è dissociato dai comunicati e dai video
effettuati da "X", con il seguente comunicato:Anonymous
Italia2 gennaio alle ore 19:51·We Are Anonymous. In relazione a quanto apparso nei giorni scorsi sugli organi di stampa,
Anonymous Italia intende sottolineare il suo disappunto e distacco totale in merito alle dichiarazioni rilasciate da un membro di nome X.Non
è stato mai il nostro modus operandi rilasciare dichiarazioni personali agli organi di stampa, avere rapporti personali e di esclusiva con
testate giornalistiche, rivendicare operazioni NON VERIFICATE da tutti gli utenti hacktivisti dei vari gruppi, rilasciare dichiarazioni senza
fornire documenti inconfutabili relativi a quanto dichiarato e creare allarmismo generalizzato senza fornire prove concrete di ciò che
stavamo comunicando.Probabilmente la voglia di comparire e di acquisire fama di questo fantomatico anon è maggiore delle regole di base di
anonymous.Sottolineiamo come anonymous non sia un gruppo di intelligence e non si deve sostituire agli organi preposti al controllo e alla
vigilanza dell'interesse nazionale ed internazionale, pertanto pensiamo che qualora queste informazioni reperite da questo fantomatico anon fossero
state veritiere sarebbero dovute finire ai nostri tanto odiati organi di polizia che sono anni che ci incriminano e ci indagano per reati
informatici ma, nonostante ciò,di fronte al bene nazionale questo sarebbe stato il modo giusto di comportarsi, seguendo lo spirito che ci ha
portato a compiere qualsiasi operazione ovvero SALVAGUARDARE LA POPOLAZIONE DAGLI ABUSI.Cogliamo l'occasione per augurare un buon 2016 a tutti
coloro che combattono ogni giorno con abusi ed ingiustizie e, soprattutto, ai nostri fratelli anon alle prese con la giustizia, non sarete mai da
soli e continueremo a combattere anche per voi.Noi siamo Anonymous.Noi siamo Legione.Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.Aspettateci.La conferma di Anonymous chiudeva il cerchio.Questo ha consentito agli investigatori del C.N.A.I.P.I.C.,
che da tempo seguivano in rete i movimenti di "X", di intervenire, ovviamente dopo aver concluso gli ultimi accertamenti finalizzati ad escludere
in maniera assoluta che la notizia potesse avere anche il sia pur minimo fondamento, evitando quindi ogni interferenza al possibile rinvenimento di
tracce utili alla identificazione di pericolosi terroristi islamici.Gli operatori del C.N.A.I.P.I.C., con il supporto del Compartimento Polizia
Postale e delle Comunicazioni di Torino e della dipendente Sezione di Aosta, si sono presentati a casa di "X" martedì 19 gennaio.All'interno
della sua abitazione è stato rinvenuto numeroso materiale informatico, ora al vaglio degli investigatori.L'analisi del materiale
potrà anche chiarire se, con riferimento alla "bufala natalizia", abbiano concorso anche altri soggetti, spinti a millantare "successi
investigativi" in tema di lotta al terrorismo di matrice islamista al solo fine di attribuirsi falsi meriti per acquisire credibilità
all'interno di un movimento, quale quello di Anonymous, ultimamente indebolito anche a causa delle azioni criminali compiute gratuitamente da
personaggi spregiudicati e di basso profilo.L'odierna operazione è l'ulteriore risultato del certosino lavoro svolto dagli operatori del
C.N.A.I.P.I.C., costantemente impegnati nel monitoraggio della Rete e nell'analisi dei dati raccolti, non solo con finalità di protezione
delle infrastrutture critiche del Paese da attacchi cibernetici condotti da singoli, organizzazioni criminali o terroristiche per i motivi
più svariati, ma anche allo scopo di valutare in tempo reale la miriade di notizie, spesso infondate ed allarmistiche, che inondano
ininterrottamente il mondo del web.Uno strumento indispensabile non solo per fornire ai vertici decisionali del Paese un quadro aggiornato ed
affidabile delle possibili minacce, ma anche per impedire la dispersione di preziose risorse, impiegate costantemente nel controllo del territorio
e a presidio di obiettivi sensibili, a tutela della incolumità dei cittadini contro ogni forma di aggressione fisica o cibernetica.
(modificato il 23/01/2016)