Karate: oro, argento e bronzo per le Fiamme oro agli Open di Parigi
Con la ventesima edizione degli Open di Parigi ha preso il via ufficialmente la Premier League 2016 di karate. Sui tatami dello stadio Pierre de Coubertin più di mille atleti provenienti da 75 Paesi hanno dato vita a una spettacolare gara nella quale i portacolori delle Fiamme oro hanno dato un grande contributo al bottino di medaglie (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi) portate a casa dal team azzurro. Le atlete del Gruppo sportivo della Polizia di Stato hanno infatti conquistato un oro a squadre, un argento e un bronzo.
Grande prova delle pluricampionesse del kata Sara Battaglia, Viviana Bottaro e Michela Pezzetti che, guidate dal tecnico della Nazionale e delle Fiamme oro Roberta Sodero, hanno portato la squadra femminile sul gradino più alto del podio.
Entusiasmante l'esecuzione del kata "Paiku", che nella finale contro le padrone di casa, ha strappato applausi anche al pubblico francese.
Fiamme oro sul podio anche nella gara individuale del kata femminile, con Sara Battaglia che dopo aver vinto cinque incontri si è messa al collo una splendida medaglia di bronzo.
Tutte molto contente le ragazze del kata, anche se consapevoli che l'obiettivo principale della stagione è il Campionato europeo che si svolgerà a Montpellier (Francia) nel mese di maggio.
Sara Battaglia: "Sono molto soddisfatta della gara. Era un test importante per l'europeo perché abbiamo inserito un kata nuovo, ma soprattutto è stato importante ed emozionante vincere la finale in casa della Francia. Il pubblico ha molto gradito la nostra prova e ci ha accolto con grandi e calorosi applausi che ci ripagano di mesi e mesi di lavoro".
Michela Pezzetti: "L'open di Parigi è una delle gare più difficili e con più partecipanti di tutto l'anno, è il primo test che gli atleti usano in vista dell'appuntamento europeo: era necessario uscire soddisfatte del lavoro fatto e consapevoli di cosa migliorare da qui ai prossimi 4 mesi. La medaglia d'oro ha avuto un valore aggiunto, carico di adrenalina data dall'entusiasmo del pubblico che ha apprezzato la nostra performance in finale, nonostante le nostre avversarie fossero di casa".
Viviana Bottaro: "Sono un po' delusa per la gara individuale mentre per quella a squadre, sono decisamente soddisfatta. Quella di Parigi è una vetrina importante ed esserci fatte vedere vincenti e convincenti è un'ottima partenza per la stagione. Abbiamo vinto nelle eliminatorie contro Thailandia e Francia 2 con punteggio netto di 5-0 mentre in finale contro la Francia 1 con un punteggio di 4-1".
Roberta Sodero: "La squadra sta lavorando moltissimo e con grande forza e professionalità per confermare e fare uno step in più competizione dopo competizione per poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Sia individualmente che a squadre la consapevolezza della propria crescita rafforza l'energia generale e le ragazze stanno crescendo sempre più apportando nel team la loro forza personale. Siamo uscite da questo primo test con molte conferme e altri dati su cui lavorare da qui alla prossima gara".
Anche dal kumite (combattimento) è arrivata una medaglia color cremisi.
Nella categoria 50 chilogrammi Silvia Sassano ha stupito tutti vincendo quattro incontri che l'hanno portata a disputare la finale per l'oro, nella quale è stata un po' frenata dall'inesperienza che non le ha permesso di esprimersi al meglio contro l'esperta francese Recchia. Ottima comunque la sua medaglia d'argento conquistata in una delle più importanti manifestazioni internazionali.
"Questa è stata la mia prima gara dell'anno con la tuta della Nazionale - ha commentato Silvia al termine della gara - e come inizio non è andato per niente male. Sono decisamente contenta della gara, tralasciando il risultato, proprio per come mi sono comportata e come ho reagito all'adrenalina che mi è salita quando sono entrata nel palazzetto. L'atmosfera già ti faceva sentire l'importanza di questa gara. Dopo aver vinto con una francese, una marocchina, un'arzerbaigiana e un'ungherese ho perso con l'avversaria più forte e con più esperienza che abbia mai incontrato: la francese Alexandra Recchia. È stata un'esperienza che non dimenticherò mai, soprattutto per la bella sintonia e intesa che ho avuto con il coach. Grazie anche alla Polizia di Stato e al mio allenatore Cristian Verrecchia che mi sta facendo crescere ogni giorno di più".
Sergio Foffo
(modificato il 12/06/2018)