Rapinavano banche con il "Dito di gomma", 3 arresti a Milano
È stata un'indagine all'antica, fatta di pedinamenti, appostamenti e lunghe attese, aspettando il loro passo falso, che alla fine è arrivato. Gli agenti della Squadra mobile milanese li hanno arrestati in flagranza di reato subito dopo aver messo a segno una rapina nella filiale del Monte dei Paschi di Rozzano (Milano).
Si tratta di tre uomini, due italiani di 40 e 53 anni, e un 77enne di origini uruguaiane, finiti in carcere con l'accusa di rapina aggravata.
Gli investigatori della Mobile gli stavano addosso da due mesi, da quando cioè avevano rapinato la banca di piazzale Loreto a Milano.
Analizzando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della banca e dalle altre telecamere della zona, gli specialisti dell'antirapina li hanno riconosciuti in quanto tutti con diversi precedenti proprio per quel tipo di reato.
Dopo aver tentato di acquisire prove contro di loro attraverso le intercettazioni telefoniche, gli investigatori hanno dovuto cambiare tattica in quanto i criminali stavano molto attenti a non dire nulla di compromettente al telefono, limitandosi a darsi appuntamento in determinati luoghi.
A quel punto sono scattati pedinamenti e appostamenti, grazie ai quali i poliziotti hanno documentato i loro incontri con delle video riprese, che hanno immortalato gli indagati durante le fasi preparatorie della rapina.
Nelle immagini si vede il più anziano dei tre, detto il "Presidente", mentre spiega a un complice, proprio davanti alla banca di Rozzano, come utilizzare lo stratagemma del dito di gomma, utilizzato per aggirare i sistemi di sicurezza.
I rapinatori hanno fabbricato dei calchi di silicone che riproducevano un'impronta digitale sconosciuta, in modo da ingannare il sistema di riconoscimento digitale che comanda l'apertura delle porte.
Grazie a questo stratagemma i tre sono riusciti ad entrare, il primo armato di taglierino e gli altri due pistola alla mano. Dopo aver immobilizzato tre dipendenti e un cliente utilizzando delle fascette di plastica, hanno svaligiato la cassaforte per poi fuggire con un bottino di 110mila euro.
Ad attenderli fuori hanno trovato i poliziotti della Squadra mobile, che non sono intervenuti durante il colpo per non mettere a repentaglio l'incolumità delle persone che si trovavano all'interno nella banca.
Sergio Foffo
(modificato il 07/04/2016)