Palatucci, il poliziotto beato
Il 16 febbraio 2004 si è concluso ufficialmente presso il Tribunale Diocesano, il processo di I° grado per la beatificazione di Giovanni Palatucci, già definito "Servo di Dio". Le fasi di canonizzazione dell'ultimo questore di Fiume erano iniziate il 9 ottobre del 2002 su richiesta dell'associazione dei fedeli "Giovanni Palatucci" presieduta da Monsignor Pietro Iotti. Ora si entra nella seconda fase del processo di beatificazione.
Considerato dal Vaticano come un uomo che seppe coniugare "al meglio le esigenze del suo ufficio con quelle della sua coscienza evangelicamente formata", Giovanni Palatucci, era nato in provincia di Avellino. Morì a soli 36 anni a Dachau nel 1945, dopo circa 4 mesi di stenti e sevizie. Nel lager era finito con l'accusa di "cospirazione e intelligenza con il nemico" anche se in realtà, quale responsabile dell'ufficio stranieri della questura di Fiume, si era prodigato per sottrarre migliaia di ebrei alla deportazione.
In Israele gli hanno dedicato un bosco di 5.000 alberi, tanti quante le persone che salvò. Di lui gli ebrei dicono che "andò oltre il comandamento ama il prossimo tuo come te stesso, perché egli lo ha amato più di se stesso".
Nel 1955 venne conferita a Giovanni Palatucci la medaglia d'oro alla memoria dall'Unione delle comunità ebraiche d'Italia. In seguito, nel settembre del '90 è stato riconosciuto "giusto tra le nazioni" dal Memoriale Ebraico dell'Olocausto-Yad Vashem, ottenendo nel 1995 anche una medaglia d'oro al Merito Civile alla memoria, conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana.
(modificato il 20/12/2007)