Adulti e bambini: in fila per una foto con la polizia
C'è il sole a Roma. I molti turisti che passeggiano per la Capitale si fermano stupiti quando vedono piazza del Popolo gremita di gente, macchine della Polizia, moto, uomini e donne in divisa. Piano piano si rendono conto: la Polizia di Stato italiana sta celebrando il suo 157° anniversario in mezzo alla gente. Tantissimi i bambini che con entusiasmo partecipano al gioco del "capo pattuglia per un giorno" e con orgoglio prendono il diploma; ancora di più quelli che si appiccicavano al vetro della vasca dei sommozzatori per cercare di toccare i due sub che da dentro l'acqua li salutavano con la mano; "vorrei entrare in acqua insieme a loro" dice una bambino guardando la mamma.
Gli occhi incuriositi di adulti e piccini ammirano le esibizioni dei vari reparti speciali della polizia. Tanti gli applausi quando, il 10 volte campione italiano di arrampicata sportiva, Luca Giupponi mostra la sua abilità nello scalare la parete di roccia, allestita per l'occasione. E quanti i bambini che - subito dopo le dimostrazioni dei poliziotti del centro alpino di Moena - hanno voglia di provare l'ebbrezza della scalata; si mettono nelle mani degli esperti che li aiutano nell'impresa e tra questi c'è anche Nicolò. Facendo lo slalom tra una fila e l'altra per fare la foto con la moto, sull'elicottero o sul furgone blindato del Reparto mobile ci imbattiamo nell'esibizione degli atleti di Taekwondo delle Fiamme oro.
I turisti stranieri che si sono fermati intanto, contenti di vedere in piazza anche l'auto della polizia del loro Paese, si scattano foto vicino ai poliziotti, loro connazionali. E la sensazione è sempre più netta: "c'è più sicurezza insieme", proprio come cita lo slogan di quest'anno. Le esibizioni della mattinata si concludono con la spettacolare rassegna delle tecniche di guida sicura: 4 volanti con una pattuglia a due composta da un uomo e una donna s'incrociano, girano, svoltano, camminano parallele e sembra quasi che si tocchino ma non di scontrano mai. Ed è proprio questa la loro abilità: riuscire a destreggiarsi in ogni situazione, anche in spazi strettissimi con ostacoli, per arrivare sempre dove vogliono.
Dall'identikit allo stalking: informazioni e consigli
La mattinata si è svolta anche all'insegna dell'informazione e dell'ascolto nella sala conferenza allestita al centro della piazza. Molte le persone che hanno partecipato fin dalle 10 quando ha fatto il suo ingresso l'ufficio immigrazione e di frontiera che ha parlato della sicurezza negli aeroporti e ha presentato il Mobix: un dispositivo tecnologico a raggi X utilizzato per controllare il contenuto di container e veicoli.
La polizia scientifica ha spiegato al pubblico come si analizzano le impronte digitali, come si prepara un identikit e ha parlato anche dei vari tipi di droga. Quest'ultimo argomento ha destato particolare interesse negli ascoltatori: "basta pensare che anche un'innocua pianta di salvia" ha spiegato l'esperto, "contiene nei suoi semi poteri allucinogeni. La cocaina rimane la droga più consumata negli ultimi anni anche perché di gran moda negli ambienti più in auge".
Ma la conferenza che ha suscitato forse maggiore interesse tra le persone presenti, è stata quella presentata dal Servizio centrale operativo (Sco), che attraverso delle slide ha parlato dello stalking: un insieme di comportamenti (minacce, molestie e atti lesivi) che durano nel tempo e sono rivolti a una persona, provocandogli grave disagio fisico e psicologico. Il relatore ha fornito indicazioni utili per difendersi da questo fenomeno che oggi grazie alla nuova legge è diventato un reato vero e proprio.