Alessandria:chiusa oreficeria "Compro oro" e 27 filiali dislocate in tutto il Nord italia.

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La Polizia di Stato di Alessandria ha chiuso un'oreficeria "Compro-Oro" e 27 filiali dislocate in altre 3 regioni del Nord-Italia perché acquistava gioielli rubati e contravveniva alla normativa sulla registrazione dei preziosi.Il Questore di Alessandria Dr Filippo DISPENZA ha disposto la sospensione dell'attività di tutti i punti vendita per un mese, sulla scorta di un'attività di indagine condotta dai Carabinieri del posto, i cui esiti sono stati poi segnalati tempestivamente alla questura pochi giorni fa.La vicenda ha preso avvio agli inizi di ottobre, quando i Carabinieri hanno iniziato i primi accertamenti a seguito di una denuncia di furto in abitazione presentata da una signora residente in zona. Attraverso controlli incrociati presso alcune oreficerie del posto, gli investigatori hanno individuato una gioielleria dove, a partire dal mese di luglio, erano stati venduti gioielli per un ricavato complessivo di oltre 13.000 euro, la maggior parte dei quali poi avviati per la fusione in un laboratorio sempre ubicato nell'alessandrino.Immediata la denuncia all'Autorità Giudiziaria di due persone coinvolte, una per furto aggravato, l'altra, per gli illeciti commessi quale preposto, per ricettazione e favoreggiamento personale, nonché la successiva segnalazione alla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura che ha provveduto all'elaborazione del provvedimento di sospensione, notificato al titolare della gioielleria.Contestualmente alla sede principale, il provvedimento ha comportato l'immediata chiusura delle 27 filiali dislocate, oltre che in Piemonte, in Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna.In Alessandria e provincia, dalla fine del 2011 ad oggi, il Questore ha sospeso l'attività di 5 "compro-oro", 3 a seguito di accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato e 2 su segnalazione di Carabinieri e Guardia di Finanza.I provvedimenti in argomento attestano ulteriormente la particolare attenzione che la Questura, soprattutto in un periodo storico quale è quello attuale, presta ad un settore così delicato come il commercio di preziosi, permeabile da infiltrazioni del crimine organizzato ed i cui profitti, in determinate situazioni, si imperniano sullo stato di necessità di determinate categorie di cittadini.

23/11/2012
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